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“L’alchimista” – Paulo Coelho

Creato il 12 gennaio 2013 da Temperamente

“L’alchimista” – Paulo CoelhoVolevo incontrare anch’io un alchimista. Mi sono approcciata a questo romanzo per una serie di circostanze: mi incuriosiva da tempo, ho ascoltato un pezzo di storia da una persona a me cara, cercavo un buon libro per fine 2012, ho scoperto che è stato scritto nel mio anno di nascita. Così, qualcuno me lo presta e io lo leggo. Prima in treno, poi, decido, ogni notte qualche pagina, non di più. Volevo prolungare la fine.

Mentre scorrevo le pagine, avevo accanto un’agendina dove segnare le frasi che più mi toccavano. Tante, a dire la verità. A volte pagine intere. È un libro allegorico, dove ciò che avviene non può avere solo un’interpretazione letterale. È questo che mi piace: il dover decifrare i segni (dopo averli riconosciuti come tali).

Non puoi far a meno di viaggiare insieme a Santiago, un pastore che decide, dopo un sogno che si è ripetuto due volte, di andare alla ricerca di un tesoro, abbandonare le sue pecore (che all’inizio rappresentano tutto per lui), di lavorare per un anno presso un Mercante di Cristalli, di affrontare il deserto. E in tutto questo peregrinare (sia fisicamente da un territorio all’altro, sia interiormente), conosce l’amore, impara il Linguaggio dell’Anima del Mondo, parla col vento fino a trasformarvisi.

Ho desiderato avere tra le mani anch’io Urim e Tumim, ho scrollato la polvere del deserto dal mio pigiama e ho cercato i miei segni fra le pagine. Eppure, vi dirò, quando il percorso è finito, ero meno entusiasta di quando l’ho cominciato. Ho trovato quello che mi aspettavo. Lo scrittore brasiliano mi ha ribadito il metodo per cogliere risposte: seguire il cuore. Non mi ha dato risposte, è rimasto enigmatico come sa fare. Non è poco, sia chiaro, ma poi ho scoperto che la trama stessa esisteva già: anche il filosofo Martin Buber ha raccontato la storia di un ragazzo che parte alla ricerca del proprio tesoro. Ché poi, non è il tesoro che conta (in entrambi i casi), ma come si è arrivati a dissotterrarlo e – paradossalmente – dove esso si trovava. E questo non lo rivelerò.

Insomma, L’Alchimista è tra i 10 libri più letti al mondo, consigliabilissimo a tutte le età, perché è certamente un romanzo di formazione (e la formazione non ha “scadenze”), ma non è l’unico del suo genere e con lo stesso messaggio universale.

Susanna Maria de Candia

Paulo Coelho, L’alchimista, Bompiani, pp. 182, 18 euro.


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