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L’Allianz Arena: uno stadio per due squadre, poi per una sola

Creato il 29 gennaio 2012 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

L’Allianz Arena, costruito in occasione dei Mondiali del 2006, era originariamente l’unico esempio di Stadio “moderno”di proprietà di due squadre di calcio: FC Bayern e TSV 1860 München. Anche l’Allianz Arena è una struttura a vocazione sportiva: le aree commerciali a servizio dello stadio, prevalentemente a tema (squadre di calcio o altri azionisti) si estendono per circa 6.000 metri quadrati, fra chioschi, ristoranti, negozi di merchandising ed altri esercizi commerciali.

Il TSV 1860 München, a seguito della retrocessione nella Bundesliga 2 (l’equivalente della Serie”B“ italiana), ha dovuto vendere le proprie quote dello stadio al FC Bayern, non essendo più in condizione di sostenere gli oneri diretti di gestione. Ciò ha consentito al TSV di evitare un possibile fallimento consentendo al FC Bayern a poter finalmente sfruttare appieno l’impianto. È forse la dimostrazione più concreta di come la costruzione di un nuovo stadio, seppur con tutti i requisiti per essere qualificato come”stadio moderno”, non sia di per se stessa garanzia di successo economico per la squadra che effettua l’investimento.

Il Bilancio del FC Bayern per la stagione 2008/2009[i] ha portato un risultato finale peggiore di quello dell’anno precedente; quello che stupisce è però la costante crescita di ricavi degli ultimi cinque anni (passati da 190 milioni di Euro del 2005 ai 290 milioni del 2009) ed il valore assoluto dei ricavi di natura commerciale, che, con la ragguardevole cifra di 159 milioni, ne fanno il club europeo di gran lunga più capace di sfruttare questo canale di ricavo. Il Real Madrid, secondo, si posiziona ad una distanza di quasi 20 milioni di euro.

allianz tabella 1 L’Allianz Arena: uno stadio per due squadre, poi per una sola
  Fonte: Elaborazione su dati Deloitte Football Money League (2010). Valori in milioni di Euro.

I ricavi direttamente derivati dallo stadio, pur raggiungendo l’interessante cifra di 60,6 milioni di Euro, non sono la voce sulla quale la squadra intende fare leva per garantire il proprio successo economico: differentemente da quanto visto per l’Arsenal (e, più in generale, da tutte le analisi sul mercato anche americano) il FC Bayern non ha usato la leva dell’aumento del prezzo dei biglietti che continuano a costare circa 20 Euro cadauno (cioè pressappoco la metà della Premier League).

L’acquisto delle quote residue di proprietà del TSV München ha portato il FC Bayern ad incrementare gli introiti derivanti dalle sponsorizzazioni dell’Allianz Arena per una cifra che è stata stimata essere pari a 35 milioni di Euro[ii], a fronte di un costo di acquisto di 11 milioni di Euro.

Il FC Bayern trae dallo sviluppo dell’attività commerciale (merchandising e sponsorizzazioni) la linfa per il proprio sviluppo economico: ma è un caso particolare in Europa, anche in questo caso poco facilmente esportabile. La squadra, alla cui guida ci sono sicuramente dei manager capaci di massimizzare questa fonte di ricavo, gode indubbiamente degli effetti di azioni di marketing territoriale che vanno aldilà del mero fenomeno calcistico, potendo attrarre nuovi investitori che apportano capitale fresco per il finanziamento delle attività della squadra. È anche determinante il fatto che la società sia di proprietà della FC Bayer München Ev, che conta circa 115.000 soci-tifosi.

Anche in questo caso la via prescelta per affrontare l’impatto finanziario della costruzione dello stadio è molto particolare: l’impianto ha avuto un costo di circa 346 milioni di Euro,finanziati attraverso la cessione dei naming right ad Allianz (90 milioni di Euro) e la vendita di azioni del club: la prima, nel 2002, ha fatto entrare il nuovo socio Adidas (77 milioni di Euro, per il 9,07%). Un’altra quota del 9,09% è stata ceduta nel 2009 alla Audi[iii], a fronte di un esborso di 90 milioni di Euro, che verrà in buona parte destinato al rimborso del debito esistente, in modo da anticipare i tempi di ammortamento dei finanziamenti in essere. Il che vorrebbe dire che, proprio come nel caso dell’Amsterdam ArenA, circa il 70% del costo dell’investimento è coperto da apporti di capitale e non da un debito bancario.

Poiché il servizio del debito sull’Allianz Arena pesa per circa 30 milioni di Euro l’anno, non appena il FC Bayern riuscirà a ridurre (oppure eliminare completamente) questa uscita dal proprio bilancio annuale, si troverà nell’invidiabile situazione di poter disporre di un rilevante flusso di cassa che potrà essere destinato a migliorare la squadra, grazie all’incrementata capacità di spesa.

Ancora una volta, gli aspetti finanziari legati alla costruzione dell’impianto sono decisivi nella valutazione dell’effettivo apporto di un nuovo stadio: una delle due squadre originariamente proprietarie dell’impianto ha dovuto cedere la propria partecipazione perché, retrocessa, non era più in grado di sostenere la sua quota parte di costi (nonostante l’incremento dei ricavi da stadio); l’altra, attuale proprietario unico, sta destinando gli incassi derivanti dalla cessione delle proprie quote azionarie al rimborso anticipato del debito, onde liberare il prima possibile il bilancio della società dal peso del servizio del debito.


[i]  Deloitte, “Football Money League”, marzo 2010[ii]  http://bleacherreport.com/articles/400079-how-can-bayern-munich.pay-frank-ribery-so-much
[iii]  Le azioni saranno acquistate in tre fasi, fra il Marzo 2010 ed il Luglio 2011.

I testi sono in parte tratti dal libro “Ho provato a difendere un Sogno” (di Diego Tarì, in collaborazione con l’Arch. Roberto Burlando e con l’Ing. Fabio Masnata). dedicato alla discussione sullo stadio di Genova.

Copertina Libro stadio1 211x300 L’Allianz Arena: uno stadio per due squadre, poi per una sola
Il libro è scaricabile gratuitamente in formato ebook dal sito www.difendereunsogno.jimdo.com


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