1908
Francia
Regia: Segundo de Chomón
Scritto: Segundo de Chomón
Continuiamo il discorso incentrato attorno all'anno 1900 per proporre un'altra opera di Chomón, noto pioniere della settima arte e già descritto in un precedente post.
Il comparto formale che gravita attorno al tema della casa infestata, peraltro qui ancora fresco cinematograficamente, è superbo, il maestro degli effetti stupisce per cura di tutti i dettagli, è una festa visiva altamente divertente. Onnipresente il montaggio in camera usato per le apparizioni e sparizioni, idem i mascherini e le sovrimpressioni, tutto ben messo. È però nell'uso del passo uno o scatto singolo, come viene chiamato in questi casi, che il lavoro colpisce: sembra di trovarsi di fronte una pellicola di Švankmajer, non è errato affermare che la sequenza del pranzo, dove il trick trova il suo apice, non sfigura nemmeno ai giorni nostri. Che dire poi dell'onirico finale? La presenza che aleggia sulla magione chiude in bellezza, e fa da antenata a tutte le generazioni del filone "haunted house" che verranno nel secolo ed oltre. La nostra mente di appassionati è volata verso un titolo giapponese, possibile ispiratore dell'Evil Dead di Raimi, Hausu, anch'esso affogato in un mare di fantasie visive e permeato da una certa vena buffa.
Gli attori sfoggiano un make up da clown, piacevole nota comica in un clima tetro, che seppur attualmente grottesco, al tempo poteva aver possibilità di arrecare inquietudine.
La copia visionata è presente al Nederlands Filmmuseum di Amsterdam.