Published on ottobre 30th, 2012 | by Carlo Di Berardino
0Tirava un’atmosfera strana in casa Ferrari durante e dopo il Gran Premio d’India. Un’atmosfera di malcelato nervosismo.
Il piu’ nervoso di tutti e’ sembrato proprio Alonso che non risparmiava frecciate sia interne che esterne, consapevole che la Ferrari non era all’altezza della Red Bull in quanto a prestazoni.
La famosa frecciata sul fatto di come lui corresse contro Newey, non contro Vettel, oltre ad avere come obiettivo quello di innervosire il tedesco, aveva come obiettivo quello di scuotere l’ambiente in casa Ferrari e spronarli a dargli una monoposto all’altezza della classe del pilota spagnolo.
Ma sarebbe successo dell’altro.
Ad Alonso non sarebbe andato giu’ il commento di Pat Fry a fine gara quando, dopo le qualifiche, aveva affermato: “Il risultato riflette quello che e’ il nostro potenziale al momento ma per essere dove vogliamo essere e dove siamo capaci di essere, dobbiamo essere perfetti ed oggi non lo eravamo”.
La cosa ha mandato su tutte le furie lo stesso Alonso che era pronto a mandare un twitter a tutti coloro che lo seguono spiegando che da maggio in poi, il retrotreno della Ferrari in termini di aggiornamenti aereodinamici non e’ cambiato di una virgola.
Ci sono volute tutte le capacita’ diplomatiche di Domenicali a persuaderlo di non mandare il messaggio su twitter e di calmarlo, almeno da quello che riporta la Stampa, uno dei giornali che per primo a tirato fuori la notizia del presunto problema Alonso-Fry.
A dare ragione allo spagnolo ci ha pensato Montezemolo che ha dichiarato oggi che Alonso fa bene a spingere gli ingegneri affinche’ tirino fuori una macchina competitiva.
Per chi non se lo ricordasse Pat Fry era in McLaren in quel famigerato 2007, quando Alonso se ne ando’ dalla McLaren sbattendo la porta.