C’e’ una parola che spesso non si usa:rispetto.
C’e’ una parola che se ne segue un’altra,per se ,ha un significato grande.
Essere se stessi,unica cosa.Amarsi e rispettarsi.
Magari non umiliarsi o scendere a compromessi con l’orco.
E questo io l’ho visto fare alle donne del PDL.
Ho visto sciorinare il nome “Berlusconi” sulla bocca di queste signore,come fosse lui,Silvio,il loro marito,amante o padre generazionale.
Insomma cadere nella tristezza,non amandosi e rispettandosi come dovrebbero.
Anche dinanzi all’evidenza dei fatti,loro l’esercito delle dame di Silvio,annaspano nella palude delle scuse verso i guai certi e accreditati del loro capo.
Noi lo rispettiamo,noi l’amiamo,noi soffriamo per lui.
Io dico:forse ha piu’ rispetto un adolescente che ama alla follia un cantante rock,lo ammira e lo sogna sempre?
Forse e’ piu’ capibile un tifoso che ama i colori della propria squadra e per lei,muore di dolore se retrocede?
Ma no,loro le donne di Silvio,si denudano del loro rispetto e muoiono con lui,nei suoi peccati e nelle sue vergogne.
Vanno in tv e gridano,oppure scappano dagli studi televisivi con rabbia se l’inervistatore le mette sulla strada della possibile ragione?
Loro orgogliose e impettite,no.Attaccano con la bocca sguainata e la rabbia negli occhi.
Per lui si danno in pasto a chi le chiama puttane pagate al servizio.
Per lui darebbero tutto.
Per lui l’Italia perde una certezza:l’autostima e l’amore per se stesse,le donne di Silvio.