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«L'altra metà del cielo»‎‏ continua a raccontare l'amore lesbico

Da Pianetagay @pianetagay
«L'altra metà del cielo»‎‏  continua a raccontare l'amore lesbico“In soli 45 minuti non ho potuto dire tutto ciò che volevo, dopo 20 anni di silenzio…”. Così, Anna Laura Annibali ha motivato il suo ritorno al docu-film per raccontare l’altra altra (a questo punto altra) metà del cielo, costituita da tutte le donne lesbiche italiane che, per troppo tempo, hanno represso la loro voglia d’amare ed hanno celato il loro io più autentico.
A volte ritornano e Laura Annibali, con la regista Laura Valli, continua a raccogliere pezzetti di vita, d’amore, di scoperta per unirli in un unico grande racconto da stagliare nel cielo immenso dell’amore universale. Del lesbismo si parla ancora troppo poco. Laura Annibali sa bene che il racconto dell’amore non ha limiti ben precisi. Potrebbero volerci anni per raccontare le storie dell’altra altra metà del cielo, quella che non è sempre stata illuminata dal sole.
Un sole grande splende sulla spiaggia che Laura Annibali solca, nell’anteprima del suo secondo documentario sul lesbismo. Una spiaggia sulla quale ella vorrebbe imprimere i nomi di tutte quelle donne che hanno dovuto rinunciare ad un amore, negli anni, a causa del bigottismo, dell’ignoranza e dell’omofobia ancora dilaganti nel nostro paese. Un mare che può lavare le ferite dell’incomprensione e dell’intolleranza e dirigerci verso l’accettazione dell’altra altra metà del cielo, quella che, semplicemente, cerca di vivere la propria vita, con amore.
Benedeta Hemmer ha 45 anni. Il suo più grande desiderio era diventare madre, nonostante fosse lesbica. Grazie all’inseminazione artificiale, tre anni fa, è nata la sua luce. Adesso, sotto lo sguardo onnicomprensivo della Annibali, racconta come si senta una donna lesbica con un grande desiderio di maternità e lo racconta a tutte quelle donne che non hanno il coraggio di essere madri lesbiche.
Come vive una giovane coppia il primo amore lesbico? Ce lo raccontano due giovani donne che, da due anni e mezzo, condividono vita, sogni e speranze. Cristina, invece, è una donna cino-portoghese che vive, da soli 5 anni, a Roma. Ella non deve solo affrontare l’impatto con una cultura differente, ma deve anche scoprire come vivere il lesbismo nella società italiana.
L’amore può essere altresi leggero. Il proseguo di quest’incessante interrogarsi sull’amore lesbico continua anche con una storia di divertimento notturno. Storicamente, invece, come si può tratteggiare l’evoluzione del lesbismo in Italia? Come vedete, è un racconto a 360° che, senza pregiudizi o preconcetti, lascia libere le donne di esprimere sé stesse e di mettere a nudo la propria anima davanti alla macchina da presa.
Non manca una voce autorevole: quella di una leader del movimento gay e lesbico, Imma Battaglia che, nel video d’anteprima del docu-film, introduce un valore importante, specialmente se legato all’amore: la libertà. Ella si definisce, infatti, una donna libera nel pensiero, nell’agire e nell’amore. La libertà… In Italia, ognuno è davvero libero d’amare chi vuole? In Italia, le scelte sessuali influenzano ancora le altre sfere dell’esistenza di un individuo? Di questo e di molto altro ci parleranno queste donne che impareremo a conoscere ed apprezzare.
La prima proiezione dell’Altra Altra Metà Del Cielo… Continua avverrà il prossimo 2 febbraio 2012 presso la Casa Internazionale delle Donne a Roma, in Via della Lungara, 19, a partire dalle ore 18:30. A presentare l’evento sarà Delia Vaccarello, scrittrice e giornalista dell’Unità. Interverranno: Paola Concia, deputata del Pd; Cecilia D’Elia, Assessora alla Cultura Provincia di Roma; Carla Di Veroli, Assessora Pari Opportunità Municipio XI; Aurelio Mancuso, Presidente Equality Italia; Antonella Montano, Direttrice dell’Istituto A. T. Beck; Sergio Rovasio, dell’Associazione Radicale “Certi Diritti”. Ovviamente, saranno presenti le protagoniste del documentario: Imma Battaglia, Lidia Borghi, Caterina Bellincampi, Benedeta Emmer, Anna Marignoli, Alessia Piccinini e Cristina Santos.
Tutti coloro che credono fortemente che la libertà sessuale sia un valore da far risuonare “nella pienezza del cielo” possono partecipare all’evento. Il racconto continua perché l’amore ha infinite sfumature e declinazioni, tutte meritevoli di essere incorniciate con intelligenza.
http://www.donna10.it/

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