L'amaca di M. Serra, 31/1/2012 - Scalfaro e Berlusconi, gli errori della sinistra

Creato il 31 gennaio 2012 da Tiba84
"Al di là dello sgarbo formale, il mancato omaggio dei dirigenti del Pdl al feretro del presidente Scalfaro è perfettamente comprensibile. Per il berlusconismo, niente poteva essere più odioso di un uomo di destra fedele alla Repubblica, alla Costituzione e alle loro radici antifasciste. Non bastasse questa distanza politica, lo scontro era anche tra due stili, due concezioni opposte della condotta pubblica così come dell’aplomb privato. Uomini come Scalfaro erano l’incarnazione stessa di una destra severa e costumata – la destra dei padri – che guardava alla nuova destra populista, consumista e catodica con evidente disprezzo e manifesta sfiducia. Scalfaro, in questo senso, ha rappresentato sul fronte cattolico quello che Montanelli rappresentò sul fronte laico: una irriducibile resistenza, da conservatori classici, ai mezzi così come ai fini della nuova destra populista, con l’aggravante di non poter essere certo liquidati come “comunisti”. Colpisce – e molto – constatare come tra le due destre quella che pareva minoritaria e piegata dalla storia, quella di Scalfaro, oggi sia in campo (anche nel governo) con un vigore insospettabile. Mentre quell’altra, che fino a pochi mesi fa pareva invincibile, per farsi notare è costretta a disertare un lutto di Stato."
E forse ha ragione J. Tondelli: l'aver osannato Scalfaro, solo perché diverso da Berlusconi, non è che sia stata una vittoria della sinistra...

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