L’Assessore alle Opere Pubbliche della Regione Puglia, Fabiano Amati, ”sbeffeggia” pubblicamente Romina Power intervenuta sul problema dello scarico delle acque nere nella zona costiera tra Manduria, in provincia di Taranto, e Porto Cesareo, in provincia di Lecce.
Che un personaggio dello spettacolo intervenga su temi legati all’ambiente è noto: tanti sono i testimonial del mondo dello spettacolo che da sempre prestano i propri volti per promuovere campagne di tutela dell’ambiente.
Che un politico faccia spettacolo (o che usi le battute per far parlare di sè), è altrettanto noto. Che un Assessore della Regione Puglia usi le parole (e i titoli) di canzoni per rispondere ad un cittadino che ha espresso il proprio parere su un problema legato alla tutela del territorio in cui vive, potrebbe invece non essere ciò che i cittadini si aspettano da un assessore regionale. Ovviamente ogni politico è libero di utilizzare le forme di comunicazione che meglio crede ma in questo caso – come in altri – in gioco c’è la tutela della salute dei cittadini e forse un po’ più di attenzione al messaggio è doverosa.
Come spiega anche Giovanna Cosenza, docente di Filosofia e Teoria dei Linguaggi all’Università di Bologna e autrice di SpotPolitik, Perché la casta non sa comunicare, “alle volte la superficialità con cui le questioni vengono affrontate celano la debolezza delle proposte politiche da comunicare”. “Un problema serio”, dice la Cosenza nel suo libro.
Ed è proprio utilizzando le parole di Fabrizio De Andrè che il quarantenne assessore Fabiano Amati (uomo di punta della giunta di Nichi Vendola, ex Dc, ex Ppi ora nel Pd) tranquillizza i manduriani e gli avetranesi contrari allo scarico a mare del depuratore. «In fondo il più grande ingegnere idraulico della storia – dice – è stato un musicista: Fabrizio De Andre’, quando scriveva che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior. Non bisogna considerare i liquami come dei nemici e averne paura – conclude – bisogna solo saperli trattare bene». Dopo questa battuta, l’assessore risponde alla cantante Romina Power non prendendola molto sul serio.
«Purtroppo – afferma all’Adnkronos l’assessore alle Opere Pubbliche a proposito della lettera indirizzata da Romina Power al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola circa lo scarico delle acque nere nel mare di Specchiarica -, la storia della depurazione non è assimilabile al Ballo del Qua Qua, è un po’ più complicata.
Se ci fosse un’alternativa vera allo scarico in mare delle acque nere, la perseguiremmo. Ma noi abbiamo previsto un impianto di depurazione terziario, il migliore in circolazione, con condotta sottomarina e predisposto per l’impianto di affinamento che rende la risorsa riutilizzabile in agricoltura. Le opere, dopo contenziosi e ricorsi davanti al Tar e al Consiglio di Stato nei quali abbiamo avuto sempre ragione, sono in fase di appalto e tra un po’ verranno aggiudicate». Lo dice «Attualmente nel comprensorio di Sava e Manduria si scaricano quelle acque in modo illegale sul suolo, dove si coltiva, nel sottosuolo e anche in mare, contaminando la zona», aggiunge. «Spesso accade che i cittadini gettino le acque nere in fosse Imof che presentano delle falle. Il Comune di Manduria – continua Amati – ha chiesto la costruzione di vasche di contenimento dove convogliare le acque ma è un’idea difficilmente praticabile. Quanto devono essere grandi queste vasche? Prima o poi andranno scaricate. E poi la legge è inderogabile: le acque vanno convogliate in corpi idrici. La Puglia ha una geomorfologia sfortunata, non avendo corsi d’acqua come il Lambro dove scaricarle. Deve farlo per forza nel mare. La legge vieta che lo si faccia nel sottosuolo, ci deve per forza essere un recapito finale». «Noi – spiega l’assessore – stiamo costruendo quindi un depuratore affinchè le acque e i liquami possano essere trattati e sanificati prima di arrivare al mare. Un depuratore funzionante ha la stessa importanza di un reparto ospedaliero, perchè cura la fonte di alcune malattie. Inoltre con l’impianto di affinamento, se tutti gli agricoltori della zona lo utilizzeranno al massimo, senza creare esuberi, avremo un reparto specialistico, in grado cioè di trattenere tutta l’acqua affinata in superficie». Quindi Amati spiega che «il Comune di Manduria ci ha chiesto la condotta sottomarina per lasciare il territorio libero per la balneazione. E’ vero, l’Europa vieta lo scarico in mare di liquami ma noi stiamo realizzando un depuratore che scongiuri questo rischio».