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L’ambiente non è il ballo del qua qua

Creato il 27 agosto 2012 da Lucia Navone @lucia_navone

L’Assessore alle Opere Pubbliche della Regione Puglia, Fabiano Amati,  ”sbeffeggia” pubblicamente Romina Power  intervenuta sul problema dello scarico delle acque nere nella zona costiera tra Manduria, in provincia di Taranto, e Porto Cesareo, in provincia di Lecce. 
Cetto Laqualunque, il personaggio politico interpretato dal comico Antonio AlbanChe un personaggio dello spettacolo intervenga su temi legati all’ambiente  è noto: tanti sono i testimonial del mondo dello spettacolo che da sempre prestano i propri volti per promuovere campagne di tutela dell’ambiente.

Che un politico faccia spettacolo (o che usi le battute per far parlare di sè), è altrettanto noto. Che un Assessore della Regione Puglia usi le parole (e i titoli) di canzoni per rispondere ad un cittadino che ha espresso il proprio parere su un problema legato alla tutela del territorio in cui vive, potrebbe invece non essere ciò che i cittadini si aspettano da un assessore regionale. Ovviamente ogni politico è libero di utilizzare le forme di comunicazione che meglio crede ma in questo caso – come in altri – in gioco c’è la tutela della salute dei cittadini e forse un po’ più di attenzione al messaggio è doverosa.

Come spiega anche Giovanna Cosenza, docente di Filosofia e Teoria dei Linguaggi all’Università di Bologna e autrice di SpotPolitik, Perché la casta non sa comunicare, “alle volte la superficialità con cui le questioni vengono affrontate  celano la debolezza delle proposte politiche da comunicare”. “Un problema serio”, dice la Cosenza nel suo libro. 

Ed è proprio utilizzando le parole di Fabrizio De Andrè che il quarantenne assessore Fabiano Amati  (uomo di punta della giunta di Nichi Vendola, ex Dc, ex Ppi ora nel Pd) tranquillizza i manduriani e gli avetranesi contrari allo scarico a mare del depuratore. «In fondo il più grande ingegnere idraulico della storia – dice – è stato un musicista: 
Fabrizio De Andre’, quando scriveva che “dai diamanti non nasce 
niente, dal letame nascono i fior. Non bisogna considerare i liquami 
come dei nemici e averne paura – conclude – bisogna solo saperli 
trattare bene». Dopo questa battuta, l’assessore risponde alla cantante Romina Power non prendendola molto sul serio.

«Purtroppo – afferma all’Adnkronos l’assessore alle Opere Pubbliche 
a proposito della lettera 
indirizzata da Romina Power al presidente della Regione Puglia Nichi 
Vendola circa lo scarico delle acque nere nel mare di Specchiarica -, la storia della 
depurazione non è assimilabile al Ballo del Qua Qua, è un po’ più 
complicata.

Se ci fosse un’alternativa vera allo scarico in mare delle 
acque nere, la perseguiremmo. Ma noi abbiamo previsto un impianto di 
depurazione terziario, il migliore in circolazione, con condotta 
sottomarina e predisposto per l’impianto di affinamento che rende la 
risorsa riutilizzabile in agricoltura. Le opere, dopo contenziosi e 
ricorsi davanti al Tar e al Consiglio di Stato nei quali abbiamo avuto sempre ragione, sono in fase di appalto e tra un po’ verranno 
aggiudicate». Lo dice  

«Attualmente nel comprensorio di Sava e Manduria si scaricano 
quelle acque in modo illegale sul suolo, dove si coltiva, nel 
sottosuolo e anche in mare, contaminando la zona», aggiunge. «Spesso 
accade che i cittadini gettino le acque nere in fosse Imof che 
presentano delle falle. Il Comune di Manduria – continua Amati – ha 
chiesto la costruzione di vasche di contenimento dove convogliare le 
acque ma è un’idea difficilmente praticabile. Quanto devono essere grandi queste vasche? Prima o poi andranno scaricate. E poi la legge è inderogabile: le acque vanno convogliate in corpi idrici. La Puglia 
ha una geomorfologia sfortunata, non avendo corsi d’acqua come il 
Lambro dove scaricarle. Deve farlo per forza nel mare. La legge vieta 
che lo si faccia nel sottosuolo, ci deve per forza essere un recapito 
finale». «Noi – spiega l’assessore – stiamo costruendo 
quindi un depuratore affinchè le acque e i liquami possano essere 
trattati e sanificati prima di arrivare al mare. Un depuratore 
funzionante ha la stessa importanza di un reparto ospedaliero, perchè cura la fonte di alcune malattie. Inoltre con l’impianto di 
affinamento, se tutti gli agricoltori della zona lo utilizzeranno al 
massimo, senza creare esuberi, avremo un reparto specialistico, in 
grado cioè di trattenere tutta l’acqua affinata in superficie». 
Quindi Amati spiega che «il Comune di Manduria ci ha chiesto la 
condotta sottomarina per lasciare il territorio libero per la 
balneazione. E’ vero, l’Europa vieta lo scarico in mare di liquami ma 
noi stiamo realizzando un depuratore che scongiuri questo rischio».


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