Il sole al posto dei tetti d’amianto: è l’idea che presto potrebbe realizzarsi in tutta la Puglia grazie a Legambiente.
Impianti fotovoltaici al posto dei pericolosi tetti in eternit. E’ questo l’obiettivo del progetto “Bari, Provincia Eternit free” di Legambiente e AzzeroCO2, per eliminare l’amianto ancora presente nel territorio, beneficiando degli incentivi speciali introdotti dallo Stato. Ad iniziare l’opera di bonifica è stata la provincia di Lecce, subito seguita dalla sesta provincia pugliese (Barletta-Andria-Trani) e adesso anche Bari ha scelto di aderire al progetto.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina alla Provincia di Bari da Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, e Mario Gamberale, amministratore delegato AzzeroCo2. E’ intervenuto Francesco Schittulli, presidente della Provincia di Bari e Giovanni Barchetti, Assessore all’Ecologia della Provincia di Bari. Durante la conferenza stampa, le parti hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, come impegno per promuovere la sostituzione dei tetti in eternit con pannelli fotovoltaici, coinvolgendo anche le associazioni di categoria Confapi, Confindustria e Confartigianato Bari.
“Il progetto ‘Provincia Eternit Free’ – ha detto Tarantini – è un’ottima occasione per attivare sul territorio un programma che coniughi la promozione delle fonti rinnovabili, la bonifica dell’amianto e l’integrazione architettonica dei pannelli fotovoltaici. Oltre ad un concreto beneficio economico per le aziende, la sostituzione dell’eternit apporta indubbi vantaggi per la salute delle persone e per l’ambiente, tra i quali l’eliminazione delle sostanze pericolose contenute nell’amianto e la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, creando un circolo virtuoso tra amministrazioni locali, aziende e cittadini”.
Con “Bari, Provincia Eternit Free” tutte le aziende della Provincia di Bari saranno informate sulla possibilità di utilizzare gli incentivi nazionali e locali per interventi di sostituzione dell’eternit presente sulle coperture dei capannoni destinati ad attività agricole e industriali con impianti fotovoltaici. Legambiente e AzzeroCO2, con l’aiuto della Provincia e delle associazioni di categoria, individueranno le aziende da coinvolgere nel progetto che potranno scegliere di finanziarsi da sole o di essere supportate dal credito bancario. Le aziende del territorio della Provincia, infatti, potranno alternativamente ricevere un supporto qualificato per investire risorse proprie nella realizzazione di un impianto fotovoltaico oppure beneficiare gratuitamente della bonifica del proprio capannone cedendo il diritto di superficie della copertura ad AzzeroCO2. “Come emerge dal nostro dossier Liberi dall’amianto, in Puglia – commenta Tarantini – i siti e le strutture contaminate sono 2.751 per un totale di 1.140.000 m2 e ad oggi sono state bonificate solo 400 strutture, ossia il 15% di quelle censite. Inoltre, mancano impianti di smaltimento e cosa grave la Regione non ha ancora approvato il Piano Regionale Amianto, un programma dettagliato per il censimento, la bonifica e lo smaltimento dei materiali contaminati previsto dalla legge 257/92”.
“Il progetto nasce nell’ambito di un programma nazionale – ha aggiunto Gamberale – a cui hanno aderito finora 7 Province e 2 comunità montane. In virtù dell’interesse che sta suscitando l’iniziativa, AzzeroCo2 offrirà supporto tecnico per valorizzare questa possibilità e fornire una soluzione al problema dell’eternit a quelle aziende che non hanno ancora beneficiato del Conto Energia.”
“Per dare efficacia al progetto – ha sottolineato Schittulli – si sta formando una squadra consistente che concilia diverse realtà. Non essendoci una mappatura definita sulla presenza di eternit nella Provincia di Bari, vogliamo coinvolgere Comuni, Associazioni e Istituti di Vigilanza nel progetto e far conoscere quest’occasione anche alle associazioni agricole.”
Per Barchetto si tratta di “un’iniziativa preziosa per mettere al bando l’amianto nella Provincia di Bari, – conclude Giovanni Barchetti – in quanto non esiste un obbligo per i possessori di coperture in eternit di asportarli, tranne nel momento in cui si sgretolano. Con questo progetto, quindi, noi anticipiamo e contribuiamo ad eliminare dalla Provincia questo pericoloso materiale”.