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L'amico dei papà distratti: il duty-free...

Da Stefanod
Ieri avevo accompagnato io Sofia all'asilo.
L'avevo anche vestita prima di uscire.
Ero anche stato io quello che era andato a prenderla, e avrei dovuto quindi notare che non era vestita come l'avevo lasciata al mattino, ossia con la salopette impermeabile. La salopette era infatti nell'asciugatoio.
C'era però il sole, per cui non ci ho pensato più di tanto.
Questa mattina pioveva a dirotto, cosa che comunque non impedisce che le maestre diano il benvenuto ai bambini in cortile dove giocano all'aria aperta per un'oretta o due indipendentemente dal tempo (tranne sotto i 14 sotto lo zero).
Questa mattina Anette aveva una riunione abbastanza presto al nuovo posto di lavoro dove ha iniziato meno di due settimane fa.
Questa mattina Anette doveva spupazzarsi entrambe le bambine perché io all'ora in cui siamo soliti uscire ero in cielo fra Stoccolma e Berlino.
Il fatto che io mi sia dimenticato la salopette impermeabile all'asilo non ha quindi reso la mattina di Anette molto agevole. Anzi, l'ha costretta ad una sosta extra all'asilo per cercare la salopette e vestire Sofia in maniera idonea a giocare in cortile sotto la pioggia.
L'sms di Anette ricevuto appena acceso il telefono a Berlino non era dei più amichevoli.
In aeroporto questa sera tornando a casa ho capito perché i duty-free hanno quelle belle confezioni di praline di cioccolato belga extra lussuoso in confezione dorata.
Nota: Mentre scrivo Anette divide con me alcune delle praline. Credo la cosa abbia funzionato.

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