Magazine Cultura

L’Ammiratore, di Roberto Carboni

Creato il 25 agosto 2015 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Ammiratore - CopertinaTitolo: L’Ammiratore
Autore: Roberto Carboni
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine: 223
Editore: Fratelli Frilli Editori
Genere: Noir psicologico
Formato: Cartaceo

Trama:
Federica Ansaloni, scrittrice salita alla ribalta dopo la pubblicazione di un crudo e controverso romanzo noir, ed ex paziente psichiatrica affetta da schizofrenia paranoica, per trovare l’ispirazione per la sua nuova storia acquista un appartamento in via del Pratello, a Bologna, che era stato lo studio della sua psichiatra, la dottoressa Elisa Tonelli, trovata morta proprio lì dentro, in circostanze misteriose. E da quel momento la vita di Federica non le apparterrà più. Si troverà sballottata tra vicini invasati, minacciose lettere anonime, psicopatici che la perseguitano, aggressioni, tentativi di rapimento, visite di vecchi pazienti della sua psichiatra, fan influenti che le si stringono attorno come zombie e altri efferati omicidi. E una figura misteriosa che abita nell’appartamento sotto il suo. Che non si fa vedere e non esce mai di casa. Ma grida, la spia e la perseguita. Che esiste… o forse no. Ma allora perché Federica accetta tutto in silenzio? Nasconde le lettere anonime e non parla delle aggressioni ad Alberto, il suo fidanzato. Non si rivolge alla polizia. Anche Federica nasconde qualcosa. Il suo segreto la sta portando a picco. Glielo ricorda sempre, il suo Ammiratore. Le dice di non preoccuparsi. Nessuno le farà mai del male. Nessuno. Ciao occhi di bambola… Nessuno. A parte lui.

Giudizio:
Sin dalle prime pagine, ho capito che non avrei potuto fidarmi di Federica, la protagonista della storia, né tantomeno degli altri, inquietanti personaggi
Per non parlare dell’autore, poi… quel bolognese dalla fantasia perversa che prende il nome di Roberto Carboni. Come fai a fidarti di uno così?
Sin dalle prime pagine ho capito che “L’Ammiratore” è il tipo di romanzo pensato per spiazzare e confondere; pensato per costringerti a seguire la storia pagina dopo pagina, senza poterne capire appieno i meccanismi prima della parola fine.
Per raggiungere questi obiettivi, Carboni arriva quasi all’eccesso di trama, a volte si ha la sensazione di essersi un po’ persi. A tratti cammina sul filo del rasoio, ma il risultato è soddisfacente. Ti spiazza, ti manda in una sorta di paranoia letteraria, ti trascina.
Passi il tempo a chiederti se sia tutta un’illusione di Federica o se invece la realtà sia quella. Se le minacce siano reali o immaginarie. Se provengano dall’esterno o magari dall’interno, da Federica, dai recessi della sua mente fragile, malata, perversa.
Carboni non ha allungato il brodo. Ha saputo gestire la storia nella giusta quantità di pagine, e ciò dà equilibrio al romanzo. I capitoli, brevi, talvolta una sola pagina, danno ritmo alla storia e facilità alla lettura. Anche i periodi hanno lo stesso taglio: è una scrittura sintetica, a tratti stringata, forse, ma sicuramente adatta al genere. Una penna che sembra la punta di un coltello.

Roberto Carboni

Sull’autore:

Roberto Carboni, classe 1968, autore bolognese al suo settimo romanzo, il terzo con Fratelli Frilli Editori. Dopo il successo di Bologna destinazione notte. La fase Monk, e Il Dentista. Delitti alle Sette Chiese, torna con un romanzo noir che non dà tregua al lettore. Tassista per diciassette anni, ora scrittore a tempo pieno e insegnante di scrittura creativa, cambia personaggi a ogni romanzo. La protagonista invece rimane la stessa: la morbida, accogliente, elegante e paciosa Bologna. Che la notte sa trasformarsi in qualcosa di misterioso e cupo. Minacciosa, oltre l’immaginabile.

Aniello Troiano



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :