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L’amore ai confini dell’Est

Creato il 20 settembre 2013 da Rory
L’amore ai confini dell’Est

Baaaacio (immagine dalla rete)

Miei cari,

volevo condividere con voi una riflessione che ho fatto ieri sera, complici probabilmente i malori a cui sono soggetta negli ultimi giorni (pregate per me).

Sempre più spesso vediamo, leggiamo, ci raccontano di persone anziane che si innamorano o si fidanzano con le proprie badanti, spesso ragazze dell’Est europeo che vengono qui per lavorare e certe volte (non neghiamolo) ne approfittano pure per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte.

Ebbene, sull’argomento si sono espressi un po’ tutti, dai programmi trash genere Pomeriggio Cinque ai quotidiani di destra e sinistra, fino ad alcuni fini psicologi che l’hanno buttata in politica dicendo che anche le persone anziane hanno diritto ad amare (ma chi l’ha mai negato). Quel che molti non sanno è che tempo fa, anche un neomelodico napoletano dedicò una canzone all’argomento.

I neomelodici, che molti credono arretrati e infossati in universi fatti di carceri, amori impossibili, tradimenti  e compagnia cantante, questa volta invece si rivelano precursori di un trend che ultimamente è stato ripreso anche da Immanuel Casto nel suo ultimo disco.

Ascoltate e confrontate questi due pezzi amaramente veri, che fotografano secondo me benissimo la situazione che molti anziani vivono quotidianamente.

Gino Saggese – Tengo a polacca

Immanuel Casto – Sognando Cracovia

Ditemi la vostra sull’argomento (e sul trash delle due canzoni)


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