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L’amore che ti meriti: intervista a Daria Bignardi

Creato il 14 gennaio 2015 da Fedetronconi

“Abbiamo smesso di essere una famiglia il giorno in cui Maio e’ scomparso.

Non siamo stati capaci di salvarci. Avevamo solo noi quattro,

nient’altro, e dopo non abbiamo avuto più niente”.  

L’amore che ti meriti: intervista a Daria Bignardi

Come può l’amore essere insieme la forza più creatrice e più distruttrice? Cosa siamo disposti a perdere per l’amore, cosa siamo disposti a mettere in gioco? È possibile che la completa felicità si riveli solo nella assoluta infelicità? A Ferrara, Alma e Maio, due fratelli adolescenti, vivono in una reciproca, incantata dipendenza. La loro famiglia è molto unita. La scuola è finita, l’estate inizia. Alma e Maio non lo sanno, di essere felici. Per Alma è un gioco quando propone al fratello di provare l’eroina. Una sola volta, l’ultima sera di libertà prima di raggiungere i genitori per le vacanze. Ma mentre lei passa indenne attraverso il veleno, Maio resta segnato. E un giorno scompare. Bologna, trent’anni dopo. Antonia che tutti chiamano Toni, è l’unica figlia di Alma. Vive con Leo, commissario di polizia conosciuto durante un sopralluogo per i gialli che scrive. Ignora tutto di Maio, la madre non le ha mai raccontato nulla: forse per proteggerla o forse troppo grande è il senso di colpa. Quando Alma viene a sapere che Antonia aspetta il suo primo figlio, non riesce più a mantenere il silenzio di cui si è fatta scudo. Toni si misura con una vertigine improvvisa: che cosa può fare di fronte a un segreto che ha cancellato ogni traccia del passato di sua madre, e quindi anche del proprio? Toni torna a Ferrara per cercare Maio. E nell’inchiesta su Maio si riflette il gioco delle generazioni, la cifra degli anni bui a cavallo tra Settanta e Ottanta, fino al destino stesso di Antonia. Come si fa a meritarsi l’amore?

Un romanzo profondo e acuto che scuote le emozioni, soprattutto quelle femminili. Al suo ritorno nelle librerie, dopo il successo del precedente libro L’acustica perfetta, abbiamo raggiunto la scrittrice Daria Bignardi per farle qualche domanda su L’amore che ti meriti.

L’amore che ti meriti: intervista a Daria Bignardi

Il tuo nuovo romanzo parla di famiglia. Ci sono famiglie che hanno problemi, sofferenze. il tuo libro cerca di spiegare cosa manca alle famiglie che si spezzano, che non ce la fanno a superare certe situazioni. Perché hai scelto la famiglia come tema?

La famiglia è il teatro dove si muovono i sentimenti più profondi ed estremi, nel bene e nel male, e dove si formano le relazioni più profonde e controverse. E’un modello di rapporti sociali portati all’estremo. Quindi è un teatro pieno di spunti narrativi.

L’asse del tuo nuovo libro è sul rapporto Madre-Figlia, Alma e Antonia nel libro.
In una famiglia quanto conta la stabilità di questo legame? E’ un legame fondamentale per la vita?

Credo proprio di sì. In generale il rapporto con la madre lo è per chiunque ma credo che per le donne lo sia ancora di più.

Personaggio fondamentale del tuo libro è Ferrara. Sei legata a questa città? Come mai hai scelto questa città?

Manco a Ferrara da trent’anni. Ci sono nata e ci ho fatto le scuole, ma poiché la mia famiglia è bolognese non ci ho mai sentito radici profonde. Quando ci sono tornata dopo il terremoto e l’ho vista ferita ho capito quanto la trovavo bella e affascinante e quanto era stata importante, come accade con gli amori di cui non ti curi fino a che non rischi di perderli.

Droga e anni settanta. Quali sono i tuoi ricordi?

Negli anni Settanta ero una ragazzina e ho ricordi molto normali, legati alla scuola, alle amiche, alle letture. Alla fine degli anni Settanta a Ferrara è comparsa l’eroina, una droga paurosa e feroce che si è presa qualche amico, come un orco.

Il personaggio di questo nuovo romanzo a cui ti senti maggiormente legata?

Alma ha la mia età, la conosco meglio, Antonia è più simile a come mi piacerebbe essere, Leo e Luigi e Franco incarnano aspetti diversi dell’uomo ideale…

Spiegheresti il titolo con tue parole ai lettori?

Ogni lettore può interpretarlo come vuole e come istintivamente sente ma è probabile che dopo la lettura del libro faccia delle riflessioni sull’amore che si riceve e che si dà.

Daria Bignardi è nata a Ferrara ma dal 1984 vive a Milano. Nel 2009 ha pubblicato il memoir Non vi lascerò orfani (Mondadori), che ha vinto il premio Rapallo, il premio Elsa Morante per la narrativa, il premio Città di Padova, ed è stato tradotto in diversi Paesi. Nel 2010 è uscito il romanzo Un karma pesante. Nel 2012 ha pubblicato, sempre per Mondadori, L’acustica perfetta, in corso di traduzione in nove Paesi. Scrive per ‘Vanity Fair’ ed è autore e conduttore del programma ‘Le invasioni barbariche’ su La 7.

L’amore che ti meriti: intervista a Daria Bignardi

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