Magazine Diario personale
C'è un'altra cosa di cui ho l'obbligo di parlarti e che è parente stretta della solitudine. E' l'amore, quello che ti imparano gli esseri viventi: uomini, animali e piante. Bada bene che, tranne in quest'unica occasione, non è corretto dire "ti imparano", perché si dice "ti insegnano". Ma per un argomento come l'amore le cose cambiano e questa espressione non è una facile licenza poetica, ma l'eccezione a una regola che con la grammatica ha ben poco da spartire, mentre ha molto a che vedere con la libertà e, a volte, addirittura con ciò che può apparire indifferenza. Come ti spiegherò fra poco, i confini fra un'accezione e l'altra sono labili, spesso perfino confusi fra loro. Ma prima chiariamo il concetto da cui siamo partiti: non ci sarà mai alcun maestro che, dall'alto di una cattedra, ti insegnerà a riconoscere l'amore, dopo avertene illustrato la morfologia assieme ai suoi aspetti più intrinseci. Né tu, dal piano di sotto, potrai prendere diligentemente appunti, come se volessi prepararti ad affrontare un esame. L'amore non te lo insegna nessuno, ma sei tu che lo impari guardando e ascoltando gli altri. Ed è allo stesso modo che il mondo palpitante verso il quale ti sei aperto, così improvvisamente vicino ai tuoi occhi, non te lo insegna ma te lo impara: quando la distanza fra te e gli altri esseri viventi è azzerata.
Non è vero che l'amore semplicemente si senta, così come non è vero che la sua sede sia nel cuore o, per alcuni, nel fegato. L'amore è nella testa e in tutto il corpo, se proprio vogliamo trovargli una casa, e anche questo sentimento è qualcosa che riconosciamo dopo averlo appreso. Ma l'amore che voglio impararti io, lo stesso che mi hanno imparato altri, è senza fissa dimora e accarezza ogni essere vivente su cui posa lo sguardo. L'amore che voglio impararti non fa rima con cuore, ma con libertà, anche se può stonare la vicinanza di questo termine. Come stona, soprattutto, la confusione che la parola libertà e l'atteggiamento, di chi per amore lascia libero, spesso generano, quando sfociano in ciò che può sembrare indifferenza: è, questo, l'effetto collaterale che produce il voler lasciare libere le persone che ami, il concedergli - di questo infondo si tratta - di scomparire, se lo vogliono. L'amore che voglio impararti ti renderà solo, incompreso, abbandonato e difficilmente potrà essere ricambiato, dal momento che chi da te vuole sentirsi amato non desidera veramente sentirsi libero. Mentre è vero che pretende dei vincoli, delle catene che gli facciano dimenticare l'indifferenza, la solitudine con la quale sono nati. L'amore che voglio impararti lo riconoscerai un giorno, quando sarai più grande, quando la libertà con la quale avrai amato sarà confusa, da un mondo poco attento, con l'indifferenza.
Ma tu non dovrai fare caso a tutto questo, anche se dovessi sentirti irrimediabilmente solo.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Piante velenose per cani
Andando in passeggiata con i nostri Amici 4zampe, molto spesso ci siamo chiesti se esistono piante velenose per cani, vero? Ebbene, ecco qui un prospettino di... Leggere il seguito
Da Catia D'Antoni
DIARIO PERSONALE, VIAGGI -
Simona Oberhammer - La via femminile
Una donna non viene ferita solo con gli schiaffi e le botte… se vuoi calpestare una donna: • Falla sentire in colpa, anche dove non ne ha e le farai male... Leggere il seguito
Da Silvy56
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Incantevoli Contorni – e si ritorna a camminare –
Evviva! Proprio quel che si può definire una vera passeggiata. Finalmente! La prima dopo tanto tempo e, per farla ho scelto la campagna. 4 km di natura che si... Leggere il seguito
Da Topinapigmy
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Sana alimentazione, ecologia e sport ai Summer Camp del Nautilus Village
Nuovi camp in stile USA e visite guidate al museo del cane ai campi estivi del Nautilus Village, il centro multi culturale che sorge nell’Eco Parco del... Leggere il seguito
Da Anna Pernice
DIARIO PERSONALE, VIAGGI -
Si ricomincia a camminare
Un pò di assenza in questo blog è vero, perdonatemi ma con l’arrivo del caldo afoso le tane vanno ripristinate a dovere e poi… poi c’è una novità. Leggere il seguito
Da Topinapigmy
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
“a me non succederà mai”
Quella volta aveva corso un grave rischio, maledettamente affannato. S’era sentito braccato, spinto, sospinto, acceso, spento, delirato. Leggere il seguito
Da Chiara Lorenzetti
DIARIO PERSONALE, TALENTI