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l'amore è un'altra cosa

Creato il 06 luglio 2012 da Frufru @frufru_90
Non importa quanto tempo sia passato, quanto tu sia cresciuta. Quanto il mondo sia cambiato intorno a te. Non importa. Ci sono persone che, quando le rivedi, tutto riprende dal momento esatto in cui vi eravate interrotti. (E. Mazzini)
Senti che ci manca qualcosa, che c'è sempre una scusa, che la gioia si è offesa, che non c'è la scintilla, che si è spenta la stella, ma una colpa non c'è. La notte è troppo silenziosa, l'amore è un'altra cosa.
L'ho confessato alla mia piccola Giulia. Eravamo sul lettone insieme. Lei dormiva, sorridendo ogni tanto, mentre io l'ammiravo in silenzio. Mia sorella era fuori a prendere il sole. Ho avvicinato le mie dita alla sua manina, mi ha stretto un indice. Avrei voluto riempirla di baci, ma sono restata ferma. La radio accesa passava la nuova canzone di Arisa e io ho pensato bene di raccontare alla mia nipotina qualcosa di colui che è stato l'amore più grande della mia vita, in astratto almeno. Si sono conosciuti, loro due. Una settimana fa più o meno. Passeggiavamo. Era un tratto di strada dritta, perciò guidavo io la carrozzina. Ho visto un ragazzo che correva nel senso inverso al nostro. Non l'ho riconosciuto subito, pensavo fosse uno straniero. Invece no, era italianissimo, era lui. L'amore più grande e mai confessato dei miei primi 21 anni.  Ha attraversato la strada ed è venuto a sbirciare la mia nipotina. Lei dormiva, come al solito. Lui la guardava sorridendo.  Guarda quanto è bella! gli ho detto io. Vuoi dirmi che ha preso dalla zia? mi ha risposto lui. Gli ho detto che speravo di no. Rideva.
Ecco, sul lettone ho chiesto alla Giulia come le era sembrato quel ragazzone vestito di blu, sudato fradicio già dopo dieci metri di corsa. Le ho detto che in uno dei tanti mondi possibili magari poteva essere suo zio. Le ho detto che se quel mio grande amore fosse stato nostro a quest'ora magari lui l'avrebbe già presa in braccio e l'avrebbe già conquistata col suo sorrisone. Invece è solo un suo compaesano.
È un suo compaesano perché da pochi mesi è tornato a casa. Lavora qui. Lo vedo ogni giorno Questa cosa non va affatto bene.  Già lo so che mi complicherò, da sola, la vita. Poi magari mi lamento perché dico che sono sfigata in amore. È solo colpa mia. Di me che mi fisso senza una reale ragione, che mi faccio film mentali pazzeschi, anche se non ho nemmeno più 14 anni.
Si fidanzasse almeno lui, no? Almeno mi metterei l'anima in pace, punto e basta. Se lui non si fidanza e io non mi fidanzo ogni volta è la stessa storia. Lui che mi punzecchia e che si appiccica e io che mi chiedo se per una volta fa sul serio. Mi sa di no. Non farà mai sul serio.
L'ho pensato tante volte, in tanti momenti diversi, che non gli fossi indifferente, ma in fondo lui con me non c'ha mai veramente provato e se un uomo non ci prova, che uomo è? Io sono una all'antica e il primo passo, per principio, non lo farò mai e poi mai. Inutile poi che qualcuno, ogni tanto, dice che siamo piccioncini. Ma dove? Non c'è mai stato nemmeno un bacio.
Possiamo diventare amici. Questa considerazione non avrei dovuto scriverla come affermazione, più che altro volevo fosse una domanda, una domanda a me stessa: possiamo diventare amici, ma amici veramente, io e lui? Io vorrei, non vorrei. Non lo so. Forse no.
Da oggi in poi, prima di andare a dormire, ripeterò, come le preghierine di quando ero bambina, le seguenti considerazioni razionali, tanto per provare a togliermelo dalla testa: 1- Lui non ha niente di particolarmente bello. (Ecchisenefrega). 2- È anche spelato. (Non depilato però, è che proprio non è un tipo peloso). 3- Canta pure nel coro della chiesa. (Ma gli opposti si attraggono, si sa). 4- È del mio paese. Siamo quattro gatti e un cane. Ci dev'essere negli altri tre miliardi di uomini quello che fa per me. È proprio una questione di probabilità. Non posso proprio essere così fortunata da trovare il grande amore a un passo da casa. È solo una mia impressione, chiaramente sbagliata e condizionata dal fatto che non ho ancora conosciuto gli altri tre miliardi di uomini. È del mio paese e se ci mettiamo insieme e poi ci lasciamo salteranno tutti gli equilibri. (Però è comodo). 5- Tanto non gli piaccio. Sono sempre stata il suo pupazzetto divertente, resterò questo per tutti i secoli dei secoli, mentre, come nelle migliori previsioni, lui si sposerà con la mia ex amica. Vivranno felici e contenti per sempre. (O forse no. Forse anche se non ho gli occhi verdi e non porto la 42 potrei piacergli, un giorno. L'importante è che non facciamo come i protagonisti di "One day", soprattutto l'importante è che io non faccia la fine di Emma.) Devo fare in modo di non ripetere le cose tra parentesi. Altrimenti sarà tutto lavoro sprecato.
Credo che tutto quello che ho appena scritto sia il frutto di questo insopportabile caldo che mi dà alla testa. Domani mi dissocerò da quello che è inconsciamente uscito dalla tastiera.
Comunque senza di lui, il mio paese era molto più vuoto. Adesso anche solo andare al bar è tutta un'altra cosa.
Tu dimmi se ci credi a quello che non vedi, eppure resta che una parte del cuore sarà sempre sospesa senza fare rumore, come fosse in attesa di quel raggio di Sole, che eravamo io e te. Arisa  


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