Domani entro nell’ottavo mese. Speravo solo che resistesse fino alla fine, onestamente.
Domenica pomeriggio. A quattro zampe sul letto, non c’è possibilità di stare in piedi, crampi alla schiena.
“Ma da quant’è che è cominciato?”
“Da ieri sera, ma non era così”
“Ieri sera? E me lo dici ora?”
“No, ma tanto passa”
“Fa tanto male?”
Nessuna risposta. Solo un mugugno e un cenno affermativo con la testa, poi un pesante rotolare su un fianco e un gemito.
“Facciamo un salto al pronto soccorso?”
“No, tanto passa. Faccio un bel bagno e passa”
La voce è affannata, il viso rosso. Il dolore c’è.
“Ma dove ti fa male?”
“La parte bassa della schiena. Poi non lo so, prende anche i fianchi…è come una morsa, passa qui, poi e prende anche qui” l’affanno aumenta mentre l’acqua scorre nella vasca. Entrarci è un’impresa, sdraiarcisi non ne parliamo.
“Ti aiuto a lavarti?”
Un cenno affermativo, da soli non si può.
“Allora niente pronto soccorso?”
“E che ci vado a fare? Tanto aspetterei tre ore per farmi rimandare a casa. Che mi possono fare?”
“E allora domani vai dal dottore…”
“Se stanotte i dolori continuano, domani mattina vado, sì. Aiutami a tirarmi su.”
L’impresa non è agevole, un po’per il peso, un po’ perché certi movimenti scatenano nuove fitte di dolore, un po’per la paura di ruzzolare a terra in due.
Il bagno sembra aver calmato un po’il dolore. Decidiamo di uscire un po’. Magari fare qualche passo aiuta. Visto che tanto il frigorifero è vuoto decidiamo di fermarci a mangiare un po’di pizza al taglio. I dolori ci sono ancora, ma va meglio. Finiamo di mangiare.
“Tieni il vassoio, svuotalo tu, io non riesco a tenerlo. Ho bisogno di sdraiarmi.”
Un sospiro in risposta e uno sguardo che non è più tanto comprensivo. In compenso, sguardi impietositi dai tavoli intorno.
“Maschio Alfa?”
“Sì?”
“Non starai un po’esagerando per una sciatica? D’altra parte te lo avevo detto di scendere dalla scala normalmente e non saltando in stile Olio Cuore, quando pitturavi la camera. Lo sai che non hai più l’età, né il fisico…”
“Zitta, zitta…non lo puoi sapere cos’è la sciatica che ho io. Non puoi capire…vieni qui, aiutami a stare dritto, andiamo a casa, mi aiuti a mettermi a letto, mi metto la maglietta di lana e mi infilo sotto il lenzuolo, così non prendo freddo*…non posso sopravvivere a questo dolore…”
L’Amore è…non dargli una badilata sui denti quando agonizza per una sciatalgia…
*ieri sera, alle 21:40, a Roma, i termometri segnavano 28°. Come potesse temere di prendere freddo non lo so…