Magazine Cultura
L'analfabeta che sapeva contare ha come protagonista Nombeko, una bambina che vive in Sudafrica e lavora in una latrina. Quando la conosciamo per la prima volta, siamo tra gli anni '50 e gli anni '60, Nombeko non sa leggere, non sa scrivere, ma ha una curiosità per la vita e per il mondo, unita a un'intelligenza sicuramente superiore alla media, che rimedia in fretta a queste sue lacune. E grazie a questa sua curiosità, a questo sua intelligenza, a questa sua schiettezza, si ritroverà coinvolta nelle avventure più incredibili. Dal Sud Africa, dove passa diversi anni come inserviente in un'area militare di massima sicurezza dove si stanno progettando bombe atomiche, arriva poi in Svezia, dove conosce due fratelli gemelli strampalati, a cui il padre, fervente oppositore della monarchia, ha dato lo stesso nome perché non si aspettava due bambini ma uno solo ed è stato colto alla sprovvista, un ex militare americano convinto di essere perseguitato dalla CIA e una ragazza un po' più giovane di lei, arrabbiata con il mondo. Oh sì, ho dimenticato di dirvi che deve portarsi dietro un bagaglio molto, molto pericoloso. L'unico modo che ha per disfarsene è quello di riuscire a parlare con il re e il Primo Ministro, che però quando telefona non vogliono risponderle.
Fare un riassunto della trama di questo romanzo è praticamente impossibile. Anche il dettaglio più generico che possa darvi, vi rovinerebbe la lettura, che è fatta proprio così, di episodi buffi, strampalati, a volte all'apparenza quasi inutili, ma che messi tutti insieme creano una storia incredibile (nel senso di bella ma anche, come si diceva prima, di difficile da credere).La forza sta soprattutto nei personaggi. Dalla piccola e poi grande Nombeko, ai gemelli Holger Uno e Due, completamente opposti tra loro (il primo combina casini, il secondo cerca di risolverli), da Celestine, la ragazza anticonformista, arrabbiata con tutti, alla sua nonna imprenditrice di patate. Per non parlare degli agenti segreti, del Presidente cinese, del primo ministro svedese e soprattutto del re in persona.Insomma, ce n'è davvero per tutti.
La cosa bella è che attraverso queste figure bislacche e questo suo brillante umorismo, Jonas Jonasson ci insegna davvero qualcosa. Tante cose, anzi. Ci vuole insegnare che anche se si è una minoranza vittima di discriminazione, se ci si crede le cose possono cambiare (in modo più o meno voluto, più o meno inaspettato, ma comunque in meglio). Ci insegna che anche nel mezzo del problema più difficile e all'apparenza irrisolvibile (e scoprirete anche voi che quello di Nombeko lo è sicuramente) una soluzione in qualche modo la si trova sempre. Ci insegna che arrabbiarsi contro tutto e tutti senza mai proporre nulla non serve a niente e che i re e le regine, per quanto all'apparenza siano persone serie e altezzose, sanno anche spennare una gallina.
Io a leggerlo mi sono divertita un sacco. Molto più di quanto non mi fossi divertita con il primo romanzo che, sebbene consigli, mi aveva lasciato qualche titubanza. L'autore in questa sua seconda opera dimostra di aver perfezionato il suo stile, forse preso più coraggio e dimestichezza con la penna.Ho amato tutte le vicende assurde e esagerate che capitano in queste pagine. Così come ho amato tutti i suoi personaggi.Insomma, lo consiglio caldamente!
Titolo: L'analfabeta che sapeva contareAutore: Jonas JonassonTraduttore: Margherita Podestà HeierPagine: 482Anno di pubblicazione: 2013Editore: BompianiISBN: 978-8845271441Prezzo di copertina: 19,00€Acquista su Amazon:formato brossura:L'analfabeta che sapeva contareformato ebook:L'analfabeta che sapeva contare (Narratori stranieri Bompiani)
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Immigrazione, un problema senza confini
A prescindere da come andrà a finire il Consiglio Europeo, lo spettacolo offerto sulla questione immigrazione ci ha restituito ancora una volta l’immagine di un... Leggere il seguito
Da Dfalcicchio
CULTURA, OPINIONI -
Dinamite!: la Dinamo Sassari campione d'Italia
In origine qui, oggi, in questo spazio, doveva esserci una recensione di un disco. Niente di più facile: l'articolo era già bell'e pronto. E che ci vuole!... Leggere il seguito
Da Ant
ARTE, CULTURA -
Il Cinema Ritrovato all’insegna di Bergman, Keaton e Welles
L’avrete sentito molte volte: “È un festival da non perdere”, tanto che questa frase potrebbe risultare insignificante alla maggior parte delle persone. Leggere il seguito
Da Mattiabertaina
CINEMA, CULTURA -
Sul “mancato arresto” del presidente sudanese
Sudan :::: Enrico Galoppini :::: 26 giugno, 2015 :::: Ha destato sorpresa e sconcerto nei vari ambienti dell’atlantismo il mancato arresto del presidente... Leggere il seguito
Da Eurasia
CULTURA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
La cassetta della posta di Eva ... #16
Eccomi ad aggiornarvi sugli arrivi nella mia cassetta della posta.Ammetto appena vedo pacchetti contenenti libri mi emoziono e qualcun'altro a casa guarda... Leggere il seguito
Da Roryone
CULTURA, LIBRI -
Gianluca de Rubertis – “Dal tramonto all’album”
La messa in immagini del suo universo sonoro, il progetto ambizioso di mettere in scena l’idea musicale che ha sostanziato la sua prossima produzione... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA