Nella settimana appena conclusasi, a Milano il Ftse Mib ha avuto un andamento complessivo negativo: la somma degli indici di chiusura delle varie giornate è stata infatti pari a -0.83%.
Piazza Affari ha registrato soltanto una giornata di chiusura sopra lo zero: giovedì ha guadagnato il 2.45%. Gli altri giorni però è rimasta sotto lo zero di almeno 0.4%, con il picco negativo di mercoledì (-1.74%).
Un andamento simile al Ftse Mib lo ha avuto l’indice spagnolo Ibex 35: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì ha chiuso in rosso, mentre giovedì ha fatto registrare un +1.88%. Ma contrariamente a Milano, Madrid ha annullato le perdite guadagnando complessivamente questa settimana lo 0.3%.
A Francoforte il segno è stato positivo mercoledì e giovedì (+0.06% e +1.1%), mentre negli altri giorni il listino Dax 30 ha avuto una flessione verso il basso: minima il lunedì (-0.03%) mentre intorno al -0,2 il martedì (-0.23) e il venerdì (-0.19%).
A Londra il Ft-Se 100 in questi cinque giorni ha mantenuto sostanzialmente lo stesso valore iniziale, perdendo complessivamente il -0.03%, andando sotto lo zero mercoledì, dove ha lasciato il -0.54%, e venerdì (-0.65%).
Il listino francese Cac 40 lunedì, in apertura di settimana, ha perso lo 0.1%, poi riguadagnato il giorno successivo, e riperdendolo nuovamente il mercoledì. Poi però il valore è aumentato giovedì di quasi un punto percentuale (+0.93%) ed è ridisceso dello 0.71%.
Lo spread invece fra BTP e BUND è complessivamente aumentato di 2,28 punti: lunedì era di 312,59 mentre venerdì si è fermato a quota 314,87. Va peggio il differenziale fra BONOS e BUND, che aumenta dal lunedì al venerdì di poco meno di 23 punti e mezzo. Se invece lo spread fra Spagna e Italia è oscillato ad inizio settimana fra gli 11 e 13 punti, il differenziale di rendimento fra BTP e BONOS è poi aumentato di più di 22 punti giovedì e di 32,66 venerdì: questo dato pare essere una nota positiva, ma è ancora troppo poco.
Certo, rispetto al novembre 2011 – quando lo spread BTP-BUND toccò i 575 punti e quello BONOS-BUND 408 – c’è stata una inversione della curva dei rendimenti. Ma siamo ancora distanti dalla differenza che c’era fra i due nei primi giorni di gennaio di quest’anno: la differenza era pari 77 punti.
(Dati: Il Sole 24 Ore)
Articolo di Stefano Rossa
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