Mae Luiza è un quartiere popolare di Natal stretto tra il mare e le dune di sabbia bianca del Parque das Dunas che deve il suo nome ad una anziana levatrice che lì abitava . E’ suggestivo pensare chechi aiutava le madri del quartiere a dare alla luce i propri figlisia stata assunta a simbolo dell’intera zona . Qui sono tutti figli di Mae Luiza .
Il vento che soffia tra le dune non incontra l'ostacolo dei grattacieli che caratterizzano la skylinedei quartieriadiacenti di Petropolis e Tirol , quartieri nobili come li definiscono qui ma dove è sempre più difficile godere della brezza costante che soffia su questa città dandole la carratteristica di città con l’aria più pura dell’America Latinasecondo una ricerca della Agenzia spaziale NASAdel 1992 .
E’ inutile cercare un Centro commerciale o qualcosa di simile a Mae Luiza , qui esistono solo strade e stradine , case e casette dai tetti rossi, piccole attività artigiane e di commercio, Dai secondi piani delle case il mare azzurro è già visibile mentre su tutto troneggia il Farol di Mae Luiza .Completato nel 1951 , il faro , una torre di cemento alta 37 metri completamente dipinta di bianco , emette un potente fascio luminoso visibile sino a 72 Km dalla costa .
In questo luogo , dove la popolazione vive principalmente di salario minimo , le difficoltà economichesono all’ordine del giorno e chi soffre maggiormente sono naturalmente i più deboli : i bambini e gli anziani . Molto è stato fatto grazie alle politiche sociali dell’ultimo governo ma pensiamo un momento a come doveva essere la situazione trenta anni fa , negli anni settanta . Perché propriotrenta anni fa ? Perché la storia che sto per raccontarvi inizia proprio in quegli anni . E’ la storia di un Padre italiano , salesiano, che ha dedicato la sua vita ai poveried agli emarginati di questo quartiere : Padre Sabino Gentili di Castel di Tora un paesino della provincia laziale .
Per capire meglio la relazione tra Padre Sabino è questo quartiere voglio riportare questo suo scritto del 1989 inedito sino al 2007 e pubblicato per la prima volta sul blog : http://cidadedosreis.blogspot.com
Mãe Luiza,
lindo pedaço de Natal, onde a beleza da geografia se encontra com a dureza da história.
Há muito Mãe Luiza vem sendo procurada: de um lado a luta dos sem-casa, dos sem-terra, dos migrantes do interior; do outro lado a ganância da especulação imobiliária, que a começar da Via Costeira vem avançando feito trator-demolidor sobre barracos, casas e casebres...
Até agora a defesa do bairro tem sido feita pelo próprio bairro – com seus problemas de água, de areia, de miséria e de “maconheiros / marginais”. Normalmente a “gente de bem” não sabe conviver com problemas sociais dessa natureza. Agora, depois de muita luta dos moradores de lá e do muito esforço de organização das entidades populares do bairro, a classe média pode ocupar a área – o terreno está limpo, o bairro virou nobre, pra turista ver e se deliciar com a linda vista sobre o mar...
Abre-se há alguns anos a Via Costeira, incentiva-se o turismo... A euforia é grande, até porque “turismo traz mais ocupação”, se diz...
Isso à primeira vista parece até ser verdadeiro. Turista precisa ser bem acolhido, é preciso mostrar a ele uma boa fachada...
E o povo do bairro? “Eles estão acostumados a viver precariamente. A gente pode até fazer uns embriões de casa. É um pouco longe, lá em Macaíba, lá nos Guarapes... mas eles estão acostumados.”
Assim a Mãe Luiza, terra dos “malandros”, de tantos que alimentaram a curiosidade doentia e o sadismo das páginas policiais dos nossos jornais, vai mudando de cara. Assim como vai mudando de cara e de história tudo que é olhado com cobiça e com critérios meramente lucrativos.
Mãe Luiza:
Não deixa a ganância imobiliária arrancar o verde dos coqueiros e da mata, nem sujar de asfalto tuas dunas arenosas.
Impede que tua orla marítima seja poluída pelos esgotos dos hotéis.
E briga para permanecer bairro popular, do jeito que os moradores desde o começo vêm tomando conta de ti, para que todos lembrem que na vida há outros valores diferentes da ganância e do lucro acima de tudo.
Sabino Gentili[escrito em 1989]
L’ultimo brano è bellissimo : una vera poesiache amo tradurre :
Mae Luiza
Non lasciare che l’avidità immobiliare strappi il verde delle tue palme e della tua vegetazione , non lasciare che le tue dune arenose sianoinsudiciate dall’asfalto .
Impedisci che la tua costa sia inquinata dagli scarichi degli alberghi .
E lotta per restare un quartiere popolare , nella maniera che gli abitanti sin dall’inizio si prendono cura di te , affinchè tutti possanoricordare che nella vita ci sono altri valori oltre la avidità ed il guadagno sopra di tutto .
( Continua )