A parte scrivere e condividere, poi, di tanto in tanto mi piace anche
rileggermi e rivivermi le belle esperienze affidate al blog. Per fortuna che c’è lui a ricordarmi tutto ciò in cui sono stata impegnata fino ad oggi! Io non sono molto da bilanci di fine anno, ve l’ho detto già altre volte, ma una cosa a fine anno la faccio (e in questo il blog è preziosissimo!): mi piace molto, infatti,
salutare l’anno che se ne va cercando di recuperare tutti i ricordi dei 12 mesi trascorsi in vista del salto ad un si-spera-prospero anno nuovo. E quest’anno guardarmi indietro mi fa davvero molto piacere, perché posso constatare che il 2013 mi ha regalato davvero dei grandi momenti.
L’anno che sta volgendo al termine è stato un anno fatto di
persone, di incontri e conoscenze, di distacchi e ravvicinamenti; è stato un anno di nuove
esperienze, di prime volte e di piccole grandi vittorie; un anno fatto di
viaggi, di percorsi intrapresi e ridefiniti, di strade prevalentemente in salita, ma qualcuna anche in discesa; è stato un anno di
tentativi, esperimenti e prove, in cucina come nella vita; un anno di piccole
sorprese e di grandi
emozioni, di forti stimoli e nuove consapevolezze.
E’ stato l’anno in cui sono mi sono dimostrata capace di affrontare cose che mi spaventavano da morire, per poi scoprire che mi sono piaciute da matti, come andare a cavallo o salire sulle diavolerie in stile roller-coster di Mirabilandia
Ed è stato anche l’anno che mi ha dato la
forza di pensare pure ad altri aspetti che mi spaventano molto di più e ai quali ho deciso di andare incontro con
coraggio, per scoprire di cosa sono veramente capace.
Il
2013 è un anno che ricorderò sempre con affetto, perché al centro delle esperienze adrenaliniche e degli attimi di puro relax, combattuta tra le decisioni prese d’impulso e quelle ponderate in base a mille riflessioni, accompagnata dagli sguardi complici di persone sconosciute ma affini e dagli abbracci fraterni di chi mi vuole bene e mi sostiene in tutto e per tutto
ci sono sempre stata io.
Io, che ho iniziato il viaggio forse più difficile di tutti, ma di gran lunga il più entusiasmante: quello alla scoperta di me stessa, della vera Aury. Ho intrapreso un viaggio impegnativo, alla ricerca di un equilibrio che per fortuna sento molto meno precario rispetto a qualche tempo fa, forse perché sono finalmente riuscita a capire qual è il baricentro… un po’ come quella volta a Milano in cui sfrecciavo come una scheggia impazzita per Parco Sempione, nel disperato tentativo di imparare a guidare un segway senza aver la benché minima idea di quale fosse il baricentro che governava accelerazione e decelerazione
Ora che il baricentro l’ho finalmente inquadrato, penso che andrò
incontro al 2014 con il mio carico di incertezze e speranze, di paure e sogni, di dubbi e desideri e con la fiducia che gli uni saranno sempre e comunque una molla per la realizzazione degli altri. E siccome non sono nemmeno il tipo che a fine anno si pone degli obiettivi da realizzare nell’anno venturo, preferisco di gran lunga lasciarvi con l’augurio che voi possiate veder realizzati tutti gli obiettivi che vi sarete posti e che possiamo tutti ottenere ciò che più desideriamo.
Io mi presenterò all’
appuntamento con il 2014 sorseggiando un bicchiere di vino e
canticchiando con
Lucio Dalla “
L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà; io mi sto preparando: è questa la novità.”