L’anno del dragone

(Year of the Dragon)

Regia di Michael Cimino

con Mickey Rourke (capitano Stanley White), John Lone (Joey Tai), Ariane Koizumi (Tracy Tzu), Raymond J. Barry (Louis Bukowski), Caroline Kava (Connie White), Eddie Jones (William McKenna), Joey Chin (Ronnie Chang), Dennis Dun (Herbert Kwong), Victor Wong (Harry Yung), Leonard Termo (Angelo Rizzo).

PAESE: USA 1985
GENERE: Poliziesco
DURATA: 134’

White, capitano di polizia reduce del Vietnam, arrogante e incorruttibile, arriva a Chinatown con il velleitario obbiettivo di fermare le scorribande della nuova mafia cinese. Alla fine avrà la meglio sul giovane padino Joey Tai, ma a caro prezzo, e comunque le cose a Chinatown non cambiano mai…

A cinque anni dal clamoroso fiasco de I cancelli del cielo, Cimino torna alla ribalta con un grande, robusto poliziesco d’azione violenta che fece scuola. Nonostante non vi si veda una sola scena di guerra è, come Il cacciatore, un film sul Vietnam, e sugli orribili strascichi psicologici e sociali che il Vietnam ha lasciato. Cinico, pessimista, sardonico, ma non senza speranza, come dimostra un finale che pare suggerire una nuova via. Su temi come il melting pot, i contrasti etnici, il parallelismo silenzioso tra mafia e politica, tra illegalità e legalità, resta uno dei più riusciti affreschi americani degli ultimi anni. Non originalissimo (la sceneggiatura è del regista con Oliver Stone, da un romanzo di Robert Daley), ma ritmato, fascinoso, poetico, sostenuto da un grande attore in stato di grazia e da un talento registico importante, perfetto nelle scene d’azione come in quelle intimiste (la notte d’amore nell’appartamento). Il merito è anche della straordinaria fotografia notturna di Alex Thomson. Un western noir metropolitano (con tanto di duello finale) che ha ancora molto da insegnare. Un grande film d’azione come non se ne fanno più. Criticatissimo all’uscita per l’immagine violenta che da degli USA (qualcuno ha ancora il coraggio di dire che è “esagerato”?). Da vedere.