Vincere in casa degli acerrimi rivali dell’Inter e confermarsi solitari in vetta alla classifica del campionato di calcio di serie A, rappresenta ideale viatico per pensare che la Juventus finalmente si appresti a vivere una stagione differente dalle ultime, oltremodo deludenti.
Averlo fatto poi con il cipiglio della grande squadra – pronta a chiudersi e difendersi quando necessario – in grado di colpire al momento giusto e di raccogliere, forse, qualcosa in piu’ rispetto agli effettivi meriti palesati sul terreno di gioco, ne rafforza la validita’ della costruzione dell’organico e la convinzione nei propri mezzi.
A quota 19 nessuna fuga per carita’ (a Torino si pagano quei mezzi passi falsi con gli avversari di minor prestigio che vanno assolutamente eliminati per lo score futuro), ma l’idea di potersela giocare per il titolo fino in fondo comincia ad allignare legittimamente nella testa di Antonio Conte (complimenti all’allenatore leccese) e ragazzi. Napoli, da questo punto di vista sara’ un banco di prova difficile e… probante. I partenopei – forse troppo Champions League oriented, ma il Dio denaro conta eccome – continuano a lasciare troppi punti alle provinciali (Catania docet al riguardo).
Cosi’ bisogna concedere lo chapeau agli andamenti di Udinese (mostruosa regolarita’ e difesa imperforabile, solo 3 reti al passivo) e Lazio. Cisse’ e Klose strabiliano a Roma a dispetto della loro carta d’identita’, mentre il centrocampista bosniaco Lulic, proveniente dalla Svizzera, opera mirabilie e non fa rimpiangere Hernanes. Appena un punto in meno della Vecchia Signora ed uno in piu’ del redivivo Milan, che ha trovato slancio dall’incredibile rimonta di Lecce. Sotto di tre gol (ed andava bene) alla fine del primo tempo, l’innesto di Boateng (tripletta) stravolge la partita, perduta comunque da un Lecce allucinante che – dopo aver surclassato i Campioni d’Italia – ha poi letteralmente smesso di giocare, favorendo il tiro al bersaglio dei rossoneri.
Per gli uomini di Allegri (in bocca al lupo caloroso a Cassano per una pronta guarigione) da allora solo vittorie chiare (4-1 al Parma e 3-2 in casa di una Roma che, come l’Inter, barcolla). Fra le provinciali meritano i complimenti il Catania dell’aeroplanino Montella, imbattibile al “Massimino” ma solido anche in trasferta, ed il Siena dell’ottimo mister Sannino. Toscani imperforabili, grazie ad un’eccellente organizzazione di gioco, e seconda difesa del campionato. Se manterranno l’attuale capacita’ di colpire al momento opportuno, saranno probabilmente la vera sorpresa del torneo.
Novara, Lecce e Cesena appaiono in seria difficolta’ in coda. Anche perche’ al momento non si intuisce quale altra formazione (Bologna ripresosi con l’avvento di Pioli) possa vivere le loro stesse ambasce.
Francesco Rella @Fallo Sapere




