Magazine Cultura
Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
Così come è successo per il Natale (clicca qui), mi sono affidata a una poesia di Gianni Rodari. Finalmente arriva il 2012. Dico finalmente perché dopo tutte queste congetture sulla presunta fine del mondo, ora ci aspetta una sola cosa: arrivare a quel giorno per toglierci definitivamente il pensiero. Oppure altri troveranno altre leggende che parlano di fine del mondo. Però c'è una cosa da dire: il mondo è finito così tante volte per dare spazio ad un altro. Provate a pensare al mondo al tempo degli Antichi Egizi, Greci e Romani. Oppure al mondo rinascimentale, a quello barocco, a quello industriale e adesso a questo. So benissimo che per "fine del mondo" spesso si intende che la vita cesserà. Lo dicono i terremoti, secondo quelli delle congetture. Ma i terremoti, i disastri naturali sempre ci sono stati e sempre ci saranno solo che una volta anche solo cento anni fa non potevamo sapere se in una zona sperduta del mondo ci sia stato qualcosa. Come potevamo? Non avevamo i mezzi. E poi crisi, crisi, non si sente parlare d'altro. Ogni epoca ha avuto la sua crisi, ma cosa vuole dire in realtà "crisi"? Significa "cambiamento", significa che c'è bisogno di attuare un cambiamento. E' l'essere ciechi di fronte alla necessità di un cambiamento che ci fa stare male, stiamo resistendo con forze immani quando potremmo usarle per stare bene. Fine? La vita è un'energia, non è mai nata e mai morirà: si trasforma. Quello che per un bruco è la fine del mondo, per il resto del mondo è una farfalla
(Lao Tze)
E' tutto nelle vostre mani. Lasciate che sia la vostra natura ad agire così come un seme cresce e buca la terra.
Buon anno nuovo a tutti voi e vi lascio con un pensiero che mi ha risollevato così tante volte: Le cose cambiano per natura.
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