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"Essendo arrivato con grande anticipo, mi metto a guardare il pubblico che entra in sala. Mi sembrano tutti nemici, senza distinzione. Sono arrivati in pantaloni corti, maglietta e scarpe da ginnastica. Le pettinature sembrano fatte apposta per non permettere a chi è seduto dietro di vedere. Vecchie signore arrivate dalle case di riposo si accalcano insieme a quarantenni muscolosi le cui pance gonfie di birra fuoriescono dai calzoncini. Capisco che sono nervoso. Prima ho chiesto all'autista della limousine di portarmi in giro per il vicinato, per farmi un'idea del posto. Le case ben tenute e i giardini curati sembrano non avere nulla in comune con questi cretini che aspettando di entrare in sala" [Sidney Lumet, Fare un film, Roma, MinimumFax, 2010, pp. 241-242]
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