Nel Museo di Viterbo, si può osservare questa iscrizione scolpita su una stele, particolarmente interessante perché invece di avere il consueto concetto funerario, riporta la preghiera di un agricoltore che invoca la pioggia (shi) e di conseguenza desidera un grande (mathi) granaio (mash) da riempire:
Pelasgo - Illirico
Albanese
Italiano
THMI
Timi
Al mio
ARATHIA
aratia
campo
FELA
fale
dona
VESHNA
vreshtna
vigne,
SHI
shi
pioggia
A
a
e
MATHI
madhi
grande
MASH
mash
granaio
L’espressione Fela, fale in albanese, è l’imperativo derivante da Fal, cioè preghiera, perdono, dono.
Altra parola che merita di essere messa in evidenza è MATHI, cioè grande o anche il Grande. Si tratta di un’antica parola dei Pelasgi, la cui radice, attraverso gli Etruschi, si è affermata nel latino (magnus, magnitudo) e sopravvive praticamente nelle lingue europee moderne (magnifico, magnificent, magnifique, etc.).
Al superlativo assoluto, questa stessa parola si ritrova per esempio su una delle tavolette murate nell’androne dell’Università di Perugia:
Pelasgo - Illirico
Albanese
Italiano
AVLE
Avlli
Nell’avello
SCELI
shkeli
scese,
MADNOIA
Madhnia
il Grandissimo
LEYE
leje
permesso
DA
dha
diede
Considerando la parola MATHI, è interessante osservare un’antica iscrizione illirica scoperta a Durazzo, dove il vocabolo è presentato solo con le consonanti.
Vediamo quindi questo profondo concetto filosofico tombale che, assomiglia di quasi tutte le iscrizioni dell’Illiria, e non soltanto funerarie ma anche di semplice saluto o benvenuto, termina con la parola HAIRE , “per il bene” :
Pelasgo - Illirico
Albanese
Italiano
TEI
Tei
Oltre
TOC
toc,
la terra
TEI
tei,
oltre
MH
(abbr. di) madhe
la grande
NOC
nat:
notte:
HAIRE
Hair
per il Bene
La caratteristica più interessante di queste iscrizioni è costituita dai caratteri, che sono straordinariamente simili a quelli etruschi e che inconfondibilmente rivelano un ceppo comune.
Merita notare che la parola HAIRE si ritrova nel greco (χαιρε), nel tedesco (heil), nell’iglese (hail), nel turco (hayir), etc. sempre con un significato di benevolenza.
In Albania, oggi, questa parola sussiste anche come nome femminile: Hairìe, come pure Lirì cioè Libertà, di cui Iliri è i corrispondente maschile.
Tratto dal libro L’etrusco lingua viva di Nermin Vlora Falaschi