Secondo normativa europea (articolo 132 e 133 del Codice del consumo) la durata della garanzia sui prodotti venduti all’interno della Comunità dovrebbe essere di 24 mesi.
Norma apparentemente non valida per Apple. Infatti per i dispositivi Apple la garanzia e di soli 12 mesi; sembra infatti essere un periodo di tempo troppo breve stando a quanto sostiene l’associazione dei consumatori CRTCU che si è rivolta alle autorità competenti (antitrust) chiedendo di indagare e fornire spiegazioni.
Ecco le prime perole dell’antitrust.
“Non ha importanza se il rivenditore coincide con il produttore o meno. Una volta che l’utente acquista il dispositivo in Italia, quel dispositivo deve essere garantito per due anni. Sarà poi un problema del rivenditore, se diverso dal produttore, stabilire un accordo con quest’ultimo. Ma non è certo una questione che può ricadere sulle spalle del consumatore.”
Il problema, a quanto pare, è che per il primo anno la riparazioni o sostituzioni dei dispositivi sono a carico dell’Apple.
Per il secondo anno, però, tale incarico passa ai distributori e questi,non venendo più appoggiati dalla casa costrittrice, per non rimetterci di tasca propria non effettuerebbero le riparazioni in garanzia, pretendendo dai clienti il pagamento del lavoro eseguito.
Se l’antitrust riterrà Apple colpevole, il risultato non solo una “semplice” multa di 500.000 euro, ma il fatto che che l’azienda sarà costretta a cambiare politica in Italia e anche nel resto d’Europa.