Dall’ottico , per andarci con gli occhiali,
‘chè lì non si vede un cazzo…
Adesso che cosa vedi?
Globi rossi, gialli, viola.
Un momento! E adesso?
Mio padre e mia madre e mio fratello piccolino.
Bene! E adesso?
Cavalieri in armi, donne padane bellissime, volti padani gentili.
Prova questa.
Un campo di grano padano- una città padana.
Molto bene! E adesso?
Una giovane donna padana con angeli padani che si chinano su di lei.
Una lente più forte! E adesso?
Molte donne padane con occhi padani berluscanti e labbra santanchè.
Prova questa.
Solo un bicchiere padano su un tavolo padano.
Ah, capisco. Prova questa lente!
Solo uno spazio aperto- non vedo niente di padano.
Bene, adesso!
Pini padani, un lago padano, un cielo estivo padano.
E’ già meglio. E adesso?
Un libro padano. Mondadori.
Leggimi una pagina.
Non posso. I miei occhi terroni non leggono la scrittura padana.
Prova questa lente.
Abissi di aria padana.
Eccellente, è gas! E adesso?
Luce padana, solo luce padana, che fa di qualsiasi cosa sotto di sé
un mondo giocattolo padano.
Molto bene, gli occhiali li faremo così.
(da: “Se fosse l’Antologia di Po River”)
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