Il litigio fa parte della crescita dei nostri bambini, soprattutto se molto piccoli.
Ogni giorno i bambini litigano per qualche motivo e, nonostante rappresenti un aspetto molto faticoso da gestire, attraverso i piccoli conflitti essi imparano moltissimo su se stessi, sugli altri, sulle relazioni.
Non è sempre facile considerare la “sana litigata” come strumento di crescita, perché spesso attiva in noi delle forti emozioni e quindi prevale l’idea che il litigio rappresenti un elemento negativo da eliminare il più velocemente possibile.
Basta pensare a quante volte,nell’arco della giornata ci ritroviamo a ripetere la fatidica frase:
“ NON LITIGATE!!”
A peggiorare ulteriormente la situazione è l’esistenza del “mito del bravo bambino”, ben radicato nella nostra società.
Infatti, una famiglia dove i bambini creano problemi, fanno i capricci, si oppongono ad ogni richiesta, è una famiglia che ha fallito il proprio scopo educativo,una famiglia praticamente in crisi.
In questo caso, ci si dimentica che i nostri piccoli sono per loro natura oppositivi ed i litigi con i loro amichetti o fratelli , non deve rappresentare un problema, ma piuttosto un’esperienza quotidiana che può trasformarsi in un’occasione di apprendimento privilegiato.
Ciò significa che il nostro compito non è quello di risolvere il litigio, nel tentativo di ritornare all’armonia perduta, ma va gestito al fine di mettere in gioco risorse e competenze comunicative e relazionali di ciascuno.
Così facendo facciamo ai nostri bambini un grande regalo: il primo passo per imparare a gestire in maniera costruttiva le problematiche relazionali, senza rinunciare ad esprimere la propria opinione.
Quindi, quando ci troviamo nel bel mezzo di un conflitto ricordiamoci alcune semplici “regole” prima di intervenire:
• Mettiamoci in una posizione di osservatori. Tratteniamoci nell’intervenire, a meno che la situazione non degeneri.
• Se proprio viene richiesto il nostro intervento, una cosa da non fare è quella di cercare il colpevole del litigio, così facendo incentiveremmo i nostri bambini ad attaccarsi l’un l’altro.
• Cerchiamo di trovare insieme a loro una soluzione al problema, aiutandoli a spiegare il loro punto di vista.
• Mettiamoli quindi in condizione di esprimersi e di dare la loro versione dei fatti: “ dammi la tua versione..”
Quindi, ogni volta che troviamo i nostri bambini impegnati in una “sana litigata”, ricordiamoci che in quel preciso istante stanno imparando a conoscere se stessi, a scoprire il senso del limite, ad individuare, grazie alla resistenza incontrata, le proprie capacità e i propri limiti e per ultimo, a gestire le proprie forze e a misurare quelle degli altri.