L'uomo di punta, inutile rimarcarlo è il Clooney de noartri: l'onorevole Casini, ex presidente della Camera (!?!).Ci rende edotti di essere amico del fratello libico ma sodale dell'alleanza atlantica; fedele all'amico Obama ma devoto al Papa; di tifare per Bologna ma anche un po' per la Roma e per il Lampedusa Football Club; di essere favorevole alle decisione di Governo ma di non essere disposto a votarle; di essere sfavorevole alle decisioni di Governo ma di essere disposto a votarle.
Il talento di Casini sta nell'enunciare il suo budino intellettuale con una certa qual secchezza e solennità, come se stesse formulando un ultimatum. Lo favoriscono la statura (fisica non politica, ovviamente) e il portamento rigido, come se avesse ingoiato il manico di una scopa.
Diradatasi, come è inevitabile, la prima impressione di autorevolezza, ci si interroga brevemente su quanto gli è uscito dalla bocca e regolarmente ci si chiede: che caspita vuole questo qui? Che cosa, esattamente, avrà voluto dire? A nome di chi parla? Che sostanze ha assunto?
In realtà, Casini, sta solo prendendo tempo. Aspetta solo di capire come evolvono gli eventi. Tentenna per sapere su quale carro salire.
E lo fa, ammettiamolo, con un suo stile: non lascia mai trasparire che gli eventi, all'appuntamento con lui, non si sono ma presentati...