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L'archetipo dell'uovo cosmico

Creato il 27 marzo 2014 da Dariosumer
L'ARCHETIPO DELL'UOVO COSMICONelle narrazioni mitiche vi è spesso un Uovo Cosmico all'origine della creazione. D'altronde Omne Vivum ex ovo, ogni vivente nasce dall'uovo, recita un detto diffuso universalmente.
Qui abbiamo raccolto alcune versioni dell'archetipo dell'Uovo Cosmico, provenienti da tempi e luoghi lontani.
Nel taoismo rappresenta il Grande Uno. Quello stato primordiale, quel mondo increato, quel mistero che il Tao Te Ching non osa nominare, ha la forma simbolica dell'uovo: "Quando i soffi non si erano ancora separati prendendo forma, essi erano allacciati e assomigliavano a un uovo, i soffi erano un globo dalla forma perfetta, ciò che si chama il Grande Uno"
Secondo un mito cosmogonico giapponese, all'inizio ilcielo e la terra, Izanagi e Izanami, non erano separati: insieme formavano un caos che assomigliava a un uovo, al cui centro vi era un germe.
Nella Bahyrivha Upanisad, l'Uovo del mondo (jagad-anda) rappresenta il germe a partire dal quale l'universo si sviluppa all'inizio di un ciclo cosmico: è detto l'Uovo di Brahmà (brahmànda) o Embrione d'oro (hiranyagarbha). E' detto Uovo d'oro nelle Leggi di Manu dove vengono descritte le sue funzioni germinative: "Poi il Signore che è autoesistente, immanifesto, fece sì che questo universo divenisse manifesto; riversando la propria energia nei grandi elementi e in tutto il resto divenne visibile e disperse l'oscurità. Colui che può essere afferrato soltanto da ciò che è di là dalla facoltà sensoriali, colui che è sottile, immanifesto, eterno, inimmaginabile, colui dal quale sono fatte tutte le creature - fu lui che apparve. Egli pensò intensamente poiché desiderava emettere dal proprio corpo creature di vario genere, dapprima emise le acque e poi emise in esse il proprio seme. Quel seme divenne un uovo d'oro, splendente come il sole dai mille raggi: Brahma stesso, il nonno di tutte le genti, nacque in quell'uovo. (...) Il Signore dimorò in quel'uovo per un anno intero e poi, con il solo pensiero, egli stesso divise l'uovo in due. Con i due frammenti fece il cielo e la terra e l'atmosfera nel mezzo, e gli otto punti cardinali e il luogo eterno dell'acque. E da se stesso fece scaturire la mente-e-cuore, l'essenza di ciò che è reale e irreale, e dalla mente-e-cuore venne il senso dell'io, l'autoconsapevolezza dominatrice, e il grande che è il sé, e tutte le cose materiali che hanno le tre qualità e, a una a una, le cinque facoltà sensoriali che afferano gli oggetti sensoriali". (Le legge di Manu).
Buddha invece, rovesciando il simbolismo brahamanico, paragona l'uscita del pulcino dall'uovo all'uscita dall'ignoranza (Suttavibhanga, Parajika). "Il paragone" spiega Eliade "s'ispirava all'Uovo cosmico delle tradizione brahmaniche da dove esce, all'alba dei tempi, il Dio primordiale della creazione, chiamato anche l'Embrione d'oro (hiranyagarbha), il Padre o il Signore dei Creatori (Prajâpati), Agni o brahmani. Ma l'Uovo cosmico è l'Anno, espressione simbolica del tempo cosmico: il Samsâra, altra immagine della durata ciclica. Sicché l'azione di trascendre il tempo è formulata con un simbolismo nello stesso tempo cosmologico e spaziale. Rompere il guscio dell'uovo equivale nella parabola di Buddha a rompere il Samsâra, la ruota delle esistenze, ciòé a trascendere sia lo spazio cosmico che il tempo ciclico".
Secondo la tradizione dei Bambara, una popolazione africana, il mondo nel suo stadio primordiale assomiglia a un uovo vuoto di ogni essere e vita. E' il Fu originario, designato come nulla con tre sillabe: gla gla zo. Gla esprime l'idea di movimento, di risveglio, di resurrezione. Così l'uovo pieno del suo vuoto emette in principio una 'voce di vuoto", lo Spirito, che crea il suo doppio. Da questa coppia (che potrebbe simboleggiaren l'androgino) emana una sostanza umida, chiamata 'ruggine fredda" (zo sumale). A partire da questo momento o da questo stato lo Spirito elabora la creazione. Osserva Costantin Amariu a questo proposito: "l'aspetto più notevole nella teologia ovulare dei Bambara è che l'uovo dà vita allo Spirito come "soffio di vuoto originario". Il mistero della divinità demiurgica, come Spirito uscito dall'Uovo vuoto del mondo (vale a dire dal Nulla), riceve qui la sua più completa epifania simbolica. Ci fa pensare alla credenza popolare rumena che, metafisicamente, definisce l'uovo come il Pensiero di Dio. In questo specifico caso, pensiero vuol dire "Spirito Creatore".
Un mito greco riporta la nascita di Eros dall'Uovo d'Argento, deposto dalla Notte fecondata dal Vento: Eros nasce con ali dorate e mostra che l'uovo conteneva tutto il Cosmo e le sue creature.
(Fonte: Testo raccolto da Marie Ange Guisolain  Edito in www.ilcerchiodellaluna.it)

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