Il fondo “cinegiornali e fotografie dell’Istituto Nazionale L.U.C.E. (1922-1945)” è entrato a far parte del Registro “Memory of the World” dell’Unesco: fonte primaria per la storia d’Italia tra fascismo e dopoguerra, diventa monumento e testimone della storia dell’Umanità.
Con questa iscrizione non solo viene riconosciuta l’importanza e il valore testimoniale di una fonte storica unica: una raccolta di immagini, fisse e in movimento, costruita a partire dalle produzioni dell’Istituto degli anni Venti e poi cresciuta nei decenni successivi grazie ad un’opera costante e appassionata di raccolta, recupero e conservazione di una pluralità di archivi fotografici e audiovisivi. Fino a diventare un patrimonio inestimabile di migliaia di ore di filmati e di oltre 3 milioni di negativi sul Novecento italiano.
La decisione presa dall’International Advisory Committee dell’Unesco premia anche l’impegno intelligente e appassionato profuso dall’Istituto per conoscere e far conoscere questi materiali, come ha sottolineato nella sua dichiarazione il direttore dell’Archivio Edoardo Ceccuti: “L’iscrizione al Registro è un’importante conferma delle scelte sinora operate, rafforza in noi l’impegno nel conservare, tutelare e valorizzare il nostro patrimonio, ci impegna a renderlo sempre più accessibile e fruibile alla collettività”.
Il programma di catalogazione analitica e di digitalizzazione di questo giacimento di memoria, avviato alla fine degli anni ’90 con felice intuizione da Angelo Guglielmi, è proseguito per 18 anni con continuità, costantemente riconfermato e sostenuto dai vertici dell’Istituto, oggi guidato dal presidente Rodrigo Cipriani Foresio e dall’amministratore delegato Roberto Ciccutto.
Tecnologie digitali e accesso alla documentazione via Web fin dal 2001, con il portale www.archivioluce.com, sono stati gli strumenti di una valorizzazione dinamica di questi materiali, costruita sulla diffusione e la condivisione della conoscenza, sulla moltiplicazione delle occasioni di riuso, sulla sperimentazione dei media di pubblicazione, fino al massiccio “sbarco” dell’archivio audiovisivo su YouTube lo scorso anno. A partire dall’ideazione del programma di catalogazione, Regesta ha costantemente collaborato a questa avventura: con la progettazione e la realizzazione del sistema informativo e documentale (che dal 2004 utilizza la piattaforma xDams), la costruzione del thesaurus, lo sviluppo e la gestione del portale Luce e dei tanti siti collegati, la collaborazione, infine, alla predisposizione dei materiali a supporto della candidatura.