Progetto suggestivo, di cui ha parlato il consigliere Agostino Alloni nell’assemblea cittadina di ieri. Il modello è Lugano, che con ben diversa potenza economica – bella forza! – è riuscita a mettere d’accordo attorno a sé i centri minori del circondario per creare un’area metropolitana da 130-140mila abitanti, con una qualità di servizi naturalmente più valida. Trasporto pubblico locale, ma anche rete di servizi alla persona, alle imprese: ogni iniziativa prende maggiore efficacia da una sinergia così ampia. Crema si vuol muovere in questa direzione. E Cremona?
Cremona può giocarsi una carta simile, visto che i Comuni del circondario hanno vissuto un’era di aumento demografico. Paolo Bodini ha notato che a Bonemerse, per esempio, si continuano a costruire case mentre a Cremona ce ne sono molte sfitte. Agostino Alloni ha fatto notare come non ha molto senso che si faccia un Piano di governo del territorio, con aree commerciali e industriali, per un Comune di duemila abitanti. Vanno fatti per aree ben più grandi. Appunto come usava, anche se Alloni non l’ha dichiarato, la giunta Torchio. Progetti di ampio respiro che purtroppo la crisi economica ha travolto. E anche, forse, l’indebolirsi delle alleanze.
Brillante l’attacco di Agostino Alloni alla Camera di commercio di Cremona che non ha al proprio attivo quasi nulla, quando la crisi tormenta la città e la provincia. “La Camera di commercio dorme”. Giandomenico Auricchio firma qualche accordo ogni tanto ma dov’è la svolta di cui il mondo delle imprese ha bisogno? Dev’essere il consigliere regionale a dirlo, dopo aver constato l’attività di altre province e altre Camere di commercio? Ecco perché, tra l’altro, rinnovare Cremona è cosa dura. Ma la rete fra istituzioni, associazioni, parti sociali e imprese perché non deve nascere?
p.z.
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