Eccolo qui il nuovo Pontefice. La Chiesa ha un nuovo comandante in capo. Vedremo come imposterà il suo Pontificato.
Da Linkiesta
Nel 2005 quando si seppe che il Cardinal Martini aveva subito lasciato il passo per via della sua malattia e che i suoi voti e quelli di tutti i progressisti che vedevano in lui un simbolo, sarebbero finiti al Cardinale di Buenos Aires Jorge Bergoglio, fu evidentissima la sintesi fra due mondi che sembravano così lontani ed era invece vicinissimi nella concezione della Chiesa, del Concilio Vaticano II, degli ostici temi etici come eutanasia e contraccezione, fino al celibato dei sacerdoti.
C’era feeling fra Bergoglio e Martini, entrambi di educazione gesuita e coinvolti in storie di difficoltà dittatoriali e terrorismo, entrambi a capo di Diocesi e città complesse (Buenos Aires e Milano), entrambi a favore di un nuovo Concilio o comunque di una nuovo inizio della Chiesa Cattolica, perfino coetanei, ma consapevoli che la loro idea non si sarebbe mai concretizzata e che per non dilaniare la Chiesa stessa, si poteva solo lavorare per questo dietro le quinte di una struttura che viveva di brividi di entusiasmo con Giovanni Paolo II ma restava ferma nelle sue posizioni.
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