(Army of Darkness)
Regia di Sam Raimi
con Bruce Campbell (Ash buono/Ash cattivo), Embeth Davidtz (Sheila), Ian Abercrombie (Mago), Marcus Gilbert (Re Arthur), Richard Grove (Enrico il Rosso), Ted Raimi (Cavaliere di re Arthur/ Commesso), Bridget Fonda (Linda).
PAESE: USA 1993
GENERE: Fantastico
DURATA: 84’
Dopo essersi scontrato con le forze del male, che gli hanno portato via una mano e la fidanzata, il grullo Ash finisce – non si sa bene perchè – nel medioevo, armato di motosega, doppietta e una Oldsmobile del ’73. Anche qui dovrà affrontare il maligno, questa volta sotto forma di sterminata armata di scheletri…
Dopo La casa e La casa 2 (quest’ultimo, più che un seguito, era una rilettura del primo con budget più alto), Raimi chiude la trilogia spedendo il malcapitato Ash nientemeno che nel medioevo. Meno gore e meno effettacci, molto più fantasy e molta, molta più ironia. Demoni e scheletri diventano un pretesto per un sano divertissement in cui il COME conta ben più del COSA. Per apprezzarlo bisogna regredire all’età mentale della pubertà, ma la ricchezza delle invenzioni (lo scontro, in stile Gulliver, tra Ash e le sue piccole copie cattive, la battaglia finale) e i rimandi filmici, letterari, artistici (citati, tra gli altri, Hieronymus Bosch, Paolo Uccello e l’Arcimboldo) lo rendono un prodotto “intelligentemente stupido” (Mereghetti), un raro esempio di cinema intenzionalmente di serie B parente del cartoon che nasconde tuttavia uno stile unico, originale, riconosciuto, godibilissimo. Campbell, ancora una volta, è il numero uno nel permettere all’amico sadico Raimi di fargliene di tutti i colori. Certo, 85′ sono un po’ troppi per quello che sembra uno scherzo tirato per le lunghe, e talvolta l’umorismo nonsense è un po’ troppo criptico, ma bisogna ammettere che il film – scritto dal regista col fratello Ivan – funziona.