di Giacomo Dolzani
Anche la Repubblica d’Armenia ha annunciato tramite un comunicato del governo che lancerà presto in orbita il suo primo satellite: non si sa ancora quale sia il fine del progetto spaziale di Yerevan, ma molto probabilmente, secondo indiscrezioni, sarà a scopi commerciali.
Il costo complessivo previsto per l’operazione si attesterà sui 250 milioni di dollari, che paragonati ai 18 miliardi del Pil nazionale sono una cifra non indifferente, proveniente però in parte da investimenti privati che hanno deciso di collaborare con il governo.
Non è ancora stata resa nota la data del lancio, anche perché probabilmente le operazioni di messa a punto non sono ancora state ultimate dato che l’intera questione ha un’importanza oltre che economica anche propagandistica. Sono infatti già diverse le repubbliche ex sovietiche che hanno messo in orbita i propri apparecchi, ben 6 su 15, compreso l’Azerbaijan, il vicino scomodo dell’Armenia nel Caucaso con cui sono ancora aperte ancora oggi varie questioni, prima tra tutte quella relativa alla sovranità sul Nagorno Karabakh, enclave con popolazione a forte maggioranza armena occupata da anni dai militari azeri.
Se l’operazione non riuscisse infatti potrebbe significare per Yerevan una magra figura di fronte ai propri concorrenti sulla scia di quella fatta dalla Corea del Nord, con il plateale fallimento del lancio del proprio satellite che, invece che andare in orbita è precipitato al suolo tra l’ironia generale dei media esteri.
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