" People" tec.mista su tela 20x20-2011 - Giovanna Lentinihttp://www.giovannalentini.it/
Comeho già più volte ribadito in vari post , in un percorso di Art Counseling siamoinvitati ad usare la nostra creatività per produrre lavori originali e immaginativi.
Nonsi tratta di un’esperienza imitativa, in cui seguendo una serie di istruzionisi copia un’immagine o si acquisisce una tecnica. Eseguire una replica esattadi un oggetto, un disegno o una scultura può anche essere fonte disoddisfazione ma non innesca quel processo creativo in cui poter scoprire esviluppare il nostro più autentico e personale mondo di immagini.Lavoraresul processo di produzione delle immagini e correre il rischio di esprimere noistessi sospendendo ogni giudizio ci mette a contatto con il nostro potenzialecreativo.
L’ArtCounseling è un processo che consiste nell’esplorare, modificare e creareimmagini avventurandosi spesso verso l’ignoto. Questo può essere snervante,specialmente all’inizio. Attingendo esclusivamente alla fonte creativa non sihanno modelli da seguire o esempi da ricopiare o riprodurre. La creativitàcomporta inevitabilmente che si corrano dei rischi, si rompano barriere, siforzino limiti e si inventino idee nuove.
Seci si sente al sicuro solo quando si hanno regole certe ed esiste la rispostagiusta, questa esperienza dapprima sembrerà frustrante, contraddittoria, forseesasperante. Tuttavia è un’esperienza che vale la pena di fare perché puòavviare un processo di cambiamento, crescita e interezza personale conducendola persona all’autocoscienza e alla trasformazione.
Immergersinel processo creativo è, nei termini più semplici, un’esperienza manuale chestimola al pensiero divergente e alla sperimentazione di prospettive nuove enuovi modi di pensare, per alimentare e arricchire il nostro ben-essere.
“Talvolta dobbiamoriposarci da noi stessi, guardando in profondità dentro di noi, da una distanzaartistica; dobbiamo saper ridere e piangere di noi; dobbiamo scoprire l’eroe eanche il buffone che si nasconde nella nostra passione di conoscenza; dobbiamoogni tanto essere contenti della nostra pazzia, se vogliamo poter essere ancoracontenti della nostra saggezza.” Nietzsche