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“L’arte di ottenere ragione”, Schopenhauer ci spiega come

Creato il 03 settembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

“Siamo tutti così limitati, che crediamo sempre di aver ragione”.
Come dare torto a Goethe? Se è vero che la ragione si dà agli stolti, allora non possiamo negare che stolti lo siamo tutti, giacché tutti facciamo il possibile al fine di ottenere ragione e di uscire vittoriosi dalle dispute.
Alla tendenza naturale dell’uomo a pretendere di avere sempre ragione, Schopenhauer dedica un breve trattato: “L’arte di ottenere ragione”  nel quale formula 38 stratagemmi utili per  “spuntarla” nelle discussioni, a prescindere dal fatto che si abbia effettivamente ragione o  torto.

L'arte di avere ragione, Schopenhauer, dialettica, logica

Public Domain

Prima di passarli in rassegna, analizzandoli uno alla volta, Schopenhauer si addentra in una dettagliata riflessione sulla storia e sul significato delle parole “logica” e “dialettica”, chiarendo come questi due vocaboli indichino due cose distinte:  il modo di procedere della ragione la prima, e l’arte della disputa la seconda.
La dialettica, a differenza della logica, sostiene il filosofo, nasce dal differente modo di pensare dei singoli individui, il quale genera dispute in cui ciascuno, in quanto biologicamente portato a voler sempre avere ragione, cerca di far valere il proprio pensiero come vero, puro ed obiettivo.
Alla specifica “arte di disputare al fine di ottenere sempre ragione”, indipendentemente dal fatto che la si abbia o meno, Schopenhauer dà il nome di “Dialettica Eristica” (lasciando intendere che, per esso, la Dialettica coincide con l’Eristica) la quale, avendo uno scopo utilitaristico, va necessariamente scissa dalla Logica, che fa invece riferimento alla verità oggettiva ( che, sfortunatamente per l’uomo, risulta essere di difficile individuazione).
Denigrare l’avversario, procurarne l’ira, offenderlo, insinuare in lui il dubbio, infarcire il proprio discorso di generalizzazioni: sono solo alcuni dei piccoli artifici logico-linguistici che, a detta del filosofo, permettono a chiunque di annientare l’avversario e di conquistarsi l’agognata ragione.
Astuzie, lecite ed illecite, che Schopenauer, ad un certo punto della sua vita,  rinnega  giudicandole scorrette, con conseguente rinuncia alla pubblicazione del trattato che venne pubblicato soltanto dopo la sua morte.
L’arte di ottenere ragione”, nasce dalla diretta osservazione, da parte del filosofo, delle dispute pubbliche e private e dalla constatazione del fatto che queste sono caratterizzate dall’ incessante lotta linguistica fra contendenti, generata dalla volontà di sopraffazione di ciascuno di essi. Tale riscontro lo porta ad elaborare una visione pessimistica della disputa, alla quale, tuttavia, riconosce il merito di avere la capacità di ricondurre le persone, di pari livello intellettivo, a rivedere le proprie idee e a produrre nuove opinioni.
Un manuale gradevole e alla portata di tutti, anche di chi non ha mai studiato filosofia, utile anche a comprendere i trucchi linguistici che vengono utilizzati, ancora oggi, dai politici nei dibattiti pubblici.


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