Quando la pubblicità è creatività. Questi mini spot di 16 secondi (qui ne ho pubblicati 2 sui 5 che sono stati prodotti) ideati dalla Cutwater di San Fancisco per la Ray-Ban sono arte allo stato puro. Naturalmente come un dipinto, anche questi video, possono piacere o no. Personalmente questo stile cartoons tutto colorato un po’ murales (direi anche stile MTV) non lo apprezzo più di tanto. Bisogna riconoscere però che tra uno spot di un detersivo e un video del genere non possiamo parlare di eguale pubblicità. Non sto parlando di pubblicità fatte bene o fatte male, perché le quelle di un detersivo, per quanto facciano venire la pelle d’oca, sono per la maggior parte fatte bene. Va fatta quindi una distinzione. Ci sono le pubblicità commerciali che devono venderti un prodotto e devono contenere tutta una serie di informazioni che il cliente vuole comunicare, e la creatività è limitata più o meno sul come vengono comunicate tali informazioni. Poi invece in questo caso abbiamo sempre pubblicità commerciali ma con un approccio completamente diverso. Qui vogliono colpirti con un “dipinto”, lasciando al creativo la libertà totale, o comunque molto ampia, di poter fare quello che ha in testa. Sguinzagliare la propria creatività, la propria arte. Direi che questi video sono una sorta di sogni del subconscio, messi li su un video, su una pubblicità. Perché sempre di pubblicità stiamo parlando.
Voglio concludere con una citazione trovata dal mio collega Bebbevil, e già pubblicata sulla pagina di Stop the Spot su facebook: “La pubblicità è la più grande forma d’arte del ventesimo secolo.” (Marshall McLuhan)
Dieghe