Published on maggio 15th, 2014 | by radiobattente
0Alla fine degli anni ’60 nasceva negli USA una nuova forma d’arte che rifiutava i musei, la commercializzazione delle opere e soprattutto si avvicinava alla natura: quest’arte è chiamata ‘land art’ e indica tutte quelle operazioni artistiche che modificano il paesaggio trasformandolo in un’enorme opera d’arte, temporanea o permanente.
Di esempi è possibile trovarne tantissimi, in tutto il mondo. Tra i più eclatanti ci sono quelli di Christo, che ha impacchettato diversi metri quadrati di costa australiana, Robert Smithson con le sue spirali o ancora Jan Dibbets con le sue incisioni sul terreno.
Oltre a questi artisti possiamo poi trovare gli anonimi “artisti per caso”, cioè tutti quegli operatori della campagna che, a loro insaputa, creano delle opere di land art con le loro operazioni, di carattere pratico, le sistemazioni di piantagioni o la costruzione di manufatti utili allo svolgimento della loro attività.
Tutte queste operazioni creano delle vere e proprie opere d’arte in grado di procurare emozioni del tutto identiche a quelle suscitate da un quadro, una scultura o qualunque forma di espressione artistica.
A seguire c’è una raccolta di fotografie che mostrano alcuni esempi delle due tipologie di questa particolare forma d’arte.
Antonio Aiesi