Oggi torniamo a parlane di lui in seguito alla sua nuova performance artistica, ancora più estrema. Le persone sensibili, che si impressionano e svengono con facilità [dico a te ALicE] farebbero meglio a non continuare la lettura del post.
Qualche giorno fa Pavlensky si è recato di nuovo completamente nudo nella piazza Rossa, si è seduto in terra e rapidamente, in meno di un minuto e mezzo per la precisione, ha inchiodato il suo scroto al manto stradale realizzando un’installazione vivente cui ha dato il nome di Fixation. Questa azione rappresenta, a suo dire, una metafora dell’apatia, dell’indifferenza politica e del fatalismo della società russa che rinuncia all’azione e si fissa sui fallimenti e le perdite che la inchiodano stabilmente al pavimento del Cremlino rendendola un esercito di idioti in attesa del proprio destino.
Pavlensky è stato arrestato e subito rilasciato senza alcun addebito.
Il mondo artistico russo ha risposto non sempre in termini positivi. C’è stato infatti chi, come il curatore Marat Guelman, ha visto nella performance di Pavlensky una manifestazione di totale impotenza e disperazione: Fixation non sarebbe un’azione di protesta ma un segnale di resa. Fare una cosa del genere non significa essere coraggiosi, ma non avere più speranze.
Comunque la si voglia vedere, non si può negare che Pavlensky sia riuscito ad attirare l’attenzione di numerosi media internazionali.
Ah, ci tengo a tranquillizzarvi. Come ha dichiarato a TV Rain, una televisione russa, l’artista sta bene e non ha subito danni fisici come esito della sua particolare performance.
Qui sotto il video. Se dovessero eliminarlo lo trovate anche qui. Io ho resistito solo per pochissimo a vederlo, per quanto ne so alla fine potrebbe anche arrivare il commissario Basettoni accompagnato da Topolino per arrestarlo
P.S. Ho scoperto che anche la Littizzetto ha parlato di Pavlensky. Il suo commento è come al solito fulminante. Eccolo: ”Ma hai visto le foto di quello che per protesta si è inchiodato i testicoli sulla Piazza Rossa? E guarda, non si è nemmeno lamentato, niente: gli è scappato solo un ahi quando si è dato il martello sul dito”.