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L'ascensione alla luna

Da Fiaba
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Venerdì 28 Dicembre 2012 22:54 Scritto da Rudolf Heinrich Raspe

ascensione-lunaNonostanete il suo valore, il Barone di Mùnchhausen, durante la guerra contro i Turchi, fu fatto prigioniero. Fu venduto come schiavo e, in tale umiliante condizione, il suo lavoro quotidiano non era molto pesante ma, questo sì, strano e noioso: doveva portare al pascolo, tutte le mattine, le api del sultano.

Una sera, al ritorno dal pascolo, mancava un'ape e il Barone si accorse che era stata assalita da due orsi, che volevano sbranarla per rubarle il miele. Siccome non aveva a portata di mano altra arma che l'accetta d'argento (era questo il distintivo dei giardinieri del sultano) il Barone la scaraventò contro i due orsi. La malcapitata ape riuscì a fuggire, ma l'accetta, per l'incredibile vigore col quale il Barone l'aveva lanciata, andò a finire nella luna.

Come ricuperarla?

Il Barone piantò un seme di fava: arbusto che in Turcia raggiunge altezze prodigiose. Infatti, il fusto della fava crebbe tanto da abbarbicarsi ad un orecchi della luna. Il Barone vi si arrampicò agilmente e riuscì, dopo una ricerca lunga e difficile, a ritrovare la sua scure.

Quando, però, si accinse a prendere la via del ritrono, si accorse che il sole aveva disseccato in tal modo il gambo della pianta, che la discesa diventava impossibile. Ma il Barone, lo sappiamo già, non si perdeva mai d'animo e non si fermava di fronte ad alcun ostacolo.

Con le foglie della pianta disseccata intercciò una corda, l'attaccò a una delle orecchie della luna e cominciò a discendere.

La corda non era sufficientemente lunga per toccare la terra, ma l'ingegnoso Barone ne recise, a mano a mano, con la scure, la parte superiore, riannodandola a quella iferiore. In tal modo ruoscì a compiere felicemente tutta la discesa.

(da " Il Barone di Mùnschhausen")



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