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L’ASILO MODELLO COSTRUITO IN ABRUZZO CON 400 MILA EURO E IN TEMPO DI RECORD è CHIUSO PERCHé IL PAESE NON AVEVA UN ASILO PRIMA DEL TERREMOTO

Creato il 20 settembre 2011 da Madyur

Ci sono ancora gli abiti degli alunni nella scuola materna di Villa Sant’Angelo , un quarto d’ora dall’Aquila. Un oasi di asilo che ogni mamma e ogni papà sognano per il loro figlio. Luca, spazio, un’immensa area giochi , persino gli infissi elettrici e un impianto per depurare l’acqua. Mancano solo i bambini.

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L’asilo che tutti sognano , infatti, è chiuso. In un paese, l’Italia, dove due scuole su tre non sono a norma e dove per mandare un figlio all’asilo devi superare una lista lunghissima. Sono passati due anni dall’inaugurazione , questa è la prima struttura aperta dopo il terremoto, uno sguardo sul futuro ma che ripassa al passato.

Il presidente della Camera Gianfranco Fini , il 14 settembre 2009, e la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi , legata a questa terra, hanno tagliato il nastro. “Quando le istituzioni lavorano insieme i risultati si raggiungono in tempi brevi “ disse allora Fini.

Per questo la storia dell’asilo sembra una fantacronaca di qualche libro da mercatino.La scuola è stata costruita in appena 80 giorni per iniziativa di Ambiente e/è vita , una piccola associazione ambientalista. Costata 400 mila euro , tutti donati da privati , è un gioiellino della bioedilizia : struttura in legno lamellare , pannelli solari , classe energetica A+.

Ma è stata usata solo un anno e mezzo , fino alle ultime vacanze di Natale. Il perché è spiegato facilmente. E’ stato aperto un asilo vicino , a Fossa , dono della Caritas. E siccome Fossa era , prime del terremoto, sede del plesso scolastico e Villa Sant’Angelo no, i bambini sono stati trasferiti lì.

Tenere aperte due strutture sarebbero costate troppo, infatti è logico. Ma allora perché la spesa di quei 400 mila euro donati per i bambini terremotati. Il segretario dell’associazione ambientalista non ha più il sorriso, ma avverte che qualcuno vorrebbe smontarla e ricostruirla in Eritrea. Il sindaco di Villa Sant’Angelo spera che la scuola rimanga e per questo è stato contattato da degli insegnanti per aprire un asilo privato.


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