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L'Asilo San Giuseppe

Creato il 21 giugno 2010 da Pierotieni
L'Asilo San Giuseppe

La storia dell’asilo S. Giuseppe di Arcore comincia nel lontano 1953, quando un lascito di un privato ne fissò lo scopo e la vocazione. La struttura appartiene ad un IPAB che si trasforma per legge in Fondazione privata e accoglie i bambini della scuola materna. L’amministrazione comunale, per calmierare le rette e per riuscire a condurre e mantenere la struttura, elargisce un contributo che dal 1999 al 2010 è stato pari a 3.700.000 euro, circa 250.000 3000.000 euro l'anno a fondo perduto.

Di recente l’ASL, dopo una visita ispettiva, ha fatto un elenco di opere da portare a termine per mettere in regola l’istituto. La Fondazione, dopo aver incaricato un geometra che ha quantificato il costo in circa 700.000 euro, ha chiamato il Comune dicendo in sostanza: signori, o ci date i soldi o chiudiamo!

Cosa fanno allora i nostri cari amministratori, non sapendo che pesci pigliare nel loro inaridito mare? Convocano un fantomatico tavolo tecnico in cui ci sono tutti: i partiti di opposizione, le parrocchie, la società civile (…e poteva mancare la mitica società civile?).

Tradotto vuol dire: siccome noi in questi 4 anni non solo non siamo stati capaci di risolvere i problemi ma, anzi, abbiamo lasciato incancrenire quelli già esistenti, adesso chiediamo a tutti, opposizione compresa, di aiutarci ad uscire dal buco nero in cui siamo finiti.

In questo modo quindi, qualunque sarà l’amara medicina da somministrare, almeno non resteremo da soli a far la parte del medico cattivo.

Questo è solo l’ultimo, in ordine di tempo, di una serie di clamorosi fallimenti.

Prima ci estromettono completamente dalla gestione dell’asilo affermando che avrebbero fatto un consiglio di amministrazione composto da soli tecnici, nominati dal Sindaco. Capaci imprenditori che avrebbero sicuramente gestito il tutto alla grande, portando investitori, sponsor e progetti.

Adesso che hanno visto com’è finita e che sono rimasti con la patata bollente e bruciacchiata tra le mani, ci chiamano al capezzale per condividere l’estrema unzione.

Noi riconosciamo in pieno il valore morale e storico della Fondazione. Siamo stati noi del Centrosinistra, negli anni della nostra amministrazione, ad ideare, finanziare ed affiancare alla materna esistente, anche l'asilo nido che, ad oggi, è l'unico servizio che non solo è in attivo, ma ha una lista di attesa cospicua. E’ ovvio che bisogna intervenire. Dove metteremmo i 130 bambini che lo frequentano vista la mancanza cronica di asili?

Però l’onere della prima mossa spetta a chi governa, spetta agli amministratori incapaci che hanno sempre respinto tutte le nostre proposte. Noi ci siamo seduti al tavolo e finora abbiamo solo udito mugugni ed il solito rumoreggiare trito ritrito di chi non sa da che parte girarsi.

Non sono mica loro quelli del governo del fare? Bene, che propongano una soluzione degna di questo nome. Noi delle proposte valide le abbiamo e le faremo a tempo debito. Intanto la Giunta alzi bandiera bianca e dichiari la propria incapacità ed inezia amministrativa.


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