Il primo grande studio che dimostra l'utilità di un farmaco nel ridurre la mortalità per tumore ha come protagonista l'aspirina.
La possibilità di prevenire la comparsa dei tumori con i farmaci è una delle strategie su cui punta la ricerca per limitare i casi di malattia. Molte sono le sostanze sotto esame, ma poche sono sotto osservazione da tanto tempo quanto l'acido acetilsalicidico (l'aspirina, per intenderci), di cui si conoscono le proprietà protettive nei confronti delle malattie cardiovascolari.
Ora uno studio molto ampio e di lunghissima durata, pubblicato a fine 2010 sulla rivista Lancet sembra confermare l'utilità di questa sostanza anche nella prevenzione del cancro, poichè riduce di circa il 20% il rischio di morire per un tumore solido, compresi quelli dell'esofago, dello stomaco e del polmone.
L'aspirina agisce "spegendo" l'infiammazione cronica che favorisce la comparsa dei tumori nei tessuti. Alcuni studi effettuati in laboratorio su cellule coltivate sembrano indicare un effetto diretto della sostanza anche sulle cellule maligne.
Dimostrare le proprietà preventive di un farmaco non è affatto semplice: non solo bisogna disporre di gruppi molto ampi di persone da trattare, ma bisogna anche tenerle sotto osservazione per moltissimi anni, perchè le malattie che in genere si vogliono prevenire (tumori, Alzheimer e altre malattie degenerative) impiegano lungo tempo prima di manifestarsi.
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