di Agatha Chtistie
Voto: 9/10
Non mi piacerebbe aver torto. Non è nelle mie abitudini.
(Pagina 151)
Poirot
Il villaggio di King’s Abbot viene sconvolto nel giro di due giorni da due morti improvvise. Se per la prima pare si tratti di un incidente, sulla seconda non possono esserci dubbi: omicidio. Purtroppo per l’assassino, indovinate un po’ chi ha deciso di ritirarsi dalla professione per dedicarsi alla coltivazione delle zucche proprio a King’s Abbot?
Questo è uno dei romanzi più geniali della Christie, e purtroppo, come per molti dei suoi titoli più famosi, non mi sono mai potuta godere l’emozione della rivelazione del colpevole perché conoscevo già l’identità dell’assassino quando l’ho letto la prima volta. Questa è stata la mia seconda lettura, ma il romanzo devo dire mi è piaciuto moltissimo lo stesso!Parliamo un po’ comunque di questa soluzione finale, stavolta penso veramente impossibile per il lettore da indovinare! Come giustamente dice Leonardo Sciascia nella postfazione (eh, sì, perché un romanzo tanto eccezionale ha anche un nome eccezionale come firma per pre e postfazione!) questo romanzo è una vera e propria sfida al lettore, molto più di quanto lo siano solitamente i romanzi gialli, perché Poirot ricostruisce gli eventi grazie alla testimonianza del dottore, che è la stessa che leggiamo noi, quindi ha le stesse nostre informazioni quando riesce a risolvere l’enigma! E come si bea la Christie per bocca del dottore/narratore quando riporta le parole fatidiche Esitai un attimo, con la mano sulla maniglia della porta, domandandomi se avevo fatto tutto quello che potevo. Una frase innocente che in realtà cela tutto l’inghippo: l’esitazione del dottore è nel chiedersi se ha fatto tutto quello che poteva per assicurarsi di non essere scoperto! Eh, sì, perché l’assassino è proprio il narratore!! Come le sarà venuta un’insana idea del genere (anche se una cosa simile, a dire la verità, l’aveva già fatta ne L’uomo vestito di marrone)?!?! Ma la vera chicca (che si può notare soltanto, ovviamente, quando si conosce già l’assassino!) è quello che dice Poirot dopo aver letto per la prima volta gli scritti del dottore: Un resoconto meticoloso e accurato. Ha registrato i fatti con esattezza… quantunque si sia dimostrato un po’ troppo reticente sulla parte da lei sostenuta. Ovviamente qui Poirot già sa, e con quel “reticente” gioca con il dottore al suo stesso gioco, rivelandogli la verità senza darlo a vedere!!
Non c’è Hastings in questo romanzo, perché è andato in Argentina, e il povero Poirot si sente solo, e trova un degno sostituto nel dottor Sheppard, voce narrante di questo romanzo. Immagino anche questo fosse un espediente, un motivo per giustificare la presenza di un narratore diverso dal solito, in modo da non “insospettire” il lettore su questo nuovo personaggio!
Il nostro omino belga si è ritirato definitivamente (seeeee!Dammi 3 parole
Mistero davvero impossibileScheda del libro
Titolo originale: The Murder of Roger Ackroyd
Autore: Agatha Christie (sito ufficiale)
Nazionalità: britannica
Anno prima pubblicazione: 1926
Ambientazione: Regno Unito, XX secolo
Personaggi: Hercule Poirot, Roger Ackroyd, James Sheppard, Caroline Sheppard
Casa Editrice: Mondadori
Traduzione: Giuseppe Motta
Copertina: Foto © D.Robb/Laura Ronchi/Stone
Pagine: 221
Note: prefazione e postfazione sono di Leonardo Sciascia
Link al libro: SITO UFFICIALE – ANOBII – GOODREADS
inizio ultima lettura: 5 giugno 2012
fine ultima lettura: 10 giugno 2012
Un po’ di frasi
La signora Ferrars morì nella notte di giovedì, tra il 16 e il 17 settembre. Mi vennero a chiamare alle 8 di mattina, venerdì 17. Non c’era più niente da fare, era già morta da qualche ora.[incipit]Scrive Kipling che il motto delle manguste è “Corri e scopri”. Se Caroline dovesse mai adottare uno stemma araldico le consiglierei senz’altro una mangusta rampante; ma potrebbe benissimo tralasciare la prima parte del motto. Caroline può eseguire qualsiasi indagine standosene in casa. Non so come faccia, ma ci riesce sempre. [...] Quando esce, non è per raccogliere notizie, è per diffonderle; e anche in questo dimostra una perizia ammirevole.(Pagina 3)«Io sono vecchio, forse le mie facoltà non sono più quelle di una volta…» A questo punto si aspettava un coro di proteste.(Pagina 111)Mon ami! Io non credo, so!Poirot(Pagina 158)«Io so tutto. Ricordatevi di questo» rispose seccato il detective.(Pagina 194)Spoiler: explicit SelectShow
Vada per il veronal, dunque. Ma come sarebbe stato meglio se Hercule Poirot non si fosse ritirato dalla professione, per venire proprio qui a coltivare le sue zucche!
Argomenti
5 stelline, ambientati in Regno Unito, ambientati nel 20° secolo, autori britannici, autori del 20° secolo, europa, explicit, frasi dai libri, giallo, incipit, OBIETTIVO 2012, Poirot, segnalibri, Sfida del mistero RELOADED, sfida del protagonista 2, Sfida Leggo subito, Sfida Ridammi 3 Parole, voto 9