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L'Assemblea sul biogas chiarisce molti punti. Assenti Montegranaro e Fermo.

Creato il 15 settembre 2012 da Laperonza

 

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Molto partecipata l’Assemblea pubblica tenutasi ieri sera a Torre San Patrizio, organizzata  da Antonio Belà, con oggetto la centrale a biogas in via di ultimazione a ridosso dell’abitato. Il teatro comunale era pressochè pieno di cittadini desiderosi di capire a cosa stanno andando incontro. E le aspettative non sono state deluse: i relatori sono stati in grado di spiegare quali siano i rischi per la salute e le conseguenze generali della presenza di un impianto di questo tipo sul territorio.

 

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A dare risposta alle preoccupazioni dei Torresi e non solo ha pensato per primo Carlo Cardarelli, presidente regionale dell’ACU – Associazione Consumatori Utenti – che ha messo a disposizione le competenze del suo sodalizio per tutelare i diritti dei cittadini, e in seguito il dottor Giovanni Vantaggi, medico dell’Associazione Medici per l’Ambiente ISDE che, tramite un video, vista la sua impossibilità ad essere presente, ha illustrato nel dettaglio le reali conseguenze sulla salute umana delle emissioni derivanti dalla centrale. L’avvocato Aldo Alessandrini ha invece esposto la normativa vigente in materia e quali possano essere gli strumenti legali a difesa dei cittadini.

 

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Gli interventi di Massimo Gianangeli prima e di Walter Bufalini poi hanno infine dato un quadro estremamente chiaro della situazione. Bufalini ha una vasta esperienza nel campo e conosce quali siano i meccanismi che regolano procedimenti e autorizzazioni in questo campo e ha evidenziato diverse anomalie nell’iter burocratico seguito per installare la centrale di Torre San Patrizio. Gianangeli, vice-presidente del Comitato per la Tutela della Salute e dell’Ambiente della Vallesina

 

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che da anni si batte contro il proliferare di questo tipo di impianti, ha argomentato la sua totale opposizione all’adozione del biogas nelle modalità con le quali viene impiantato nelle Marche evidenziando le enormi responsabilità della Regione Marche in termini legali ed economici. Il dottor Calvarese, funzionario per la Regione Marche in materia, non è stato in grado di confutare una sola tesi presentata da Gianangeli.

 

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Nel dibattito che è seguito è emersa tutta l’amarezza dei cittadini di Torre San Patrizio che non è stata mitigata né dal Presidente della Provincia di Fermo Cesetti né dal sindaco di Torre San Patrizio Barbabella che hanno di fatto rimarcato la mancanza di strumenti con i quali gli enti da loro amministrati possano intervenire. Barbabella ha dichiarato di voler convocare a breve una conferenza dei servizi pubblica sull’argomento, incontro che si terrà sempre nel teatro comunale.

 

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Era presente anche il sindaco di Monte Urano Giacinti e l’assessore al territorio Corradi. Si è notata l’assenza di rappresentanze da Fermo e Montegranaro. Gismondi ha fatto sapere di avere “impegni improrogabili”. Ancora una volta una questione di priorità. Anche l’opposizione consiliare montegranarese non ha dato segno di sé. Peccato.

Luca Craia


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