L'assicurazione sanitaria in Portogallo

Questo fine settimana ho fatto un sacco di cose, una più bella, interessante e lisboneta dell'altra! Il tutto è stato prontamente corredato da foto che già ieri volevo condividere in questo spazio.E invece no, sono rimasta letterelamente bloccata col collo e la parte destra della spalla, tanto che non riuscivo a trovare una posizione decente nemmeno per non far nulla, figuriamoci per poter scrivere!Ieri sera il Capitano impietosito ha dichiarato "adesso basta, chiamo un medico".Al nostro arrivo i suoi conoscenti gli hanno parlato piuttosto male del servizio sanitario portoghese, quindi da buon pater familias, si è cercato un'assicurazione sanitaria. Io non sono molto ferrata in materia - giusto per non dire che non ne capisco niente e leggere le condizioni contrattuali mi sembra un supplizio - ma questa assicurazione che abbiamo scelto mi sembra funzionare in modo strano: ognuno di noi ha una tesserina con il suo numero cliente da esibire presso cliniche e studi convenzionati per ottenere degli sconti o la prestazione gratuita. Tipo tessera del supermercato, ti dà diritto al tre per due su determinati prodotti. Inoltre c'è un mumero da poter chiamare per le emergenze e se si desidera una visita a domicilio.Quindi il Capitano ha chiamato per chiedere che un medico venisse a salvarmi, ma ha ricevuto una brutta sorpresa: non eravamo inseriti nell'elenco dei clienti, noi per l'assicurazione non esistiamo.La ragazza del call center ci ha consigliato di ricevere comunque la visita e poi chiedere il rimborso. E così abbiamo fatto.Il medico è arrivato e per fortuna ispirava più fiducia del Dr. Nick dei Simpson, ma fisicamente gli somigliava parecchio. Parlava in inghlese ed il suo verdetto è stato ernia, qualcosa alle vertebre o "torcicollo", detto in portoghese per fortuna, così ho potuto capirlo. Ora mi sto curando il torcicollo, se non passa devo fare una tac, ma il fatto che in questo momento io stia scrivendo, sotto effetto di diverse droghe, mi fa pensare per il meglio.Mi è rimasto il dubbio se avremo o meno il rimborso, perché lo scherzo è costato 50 euro di visita e altre 50 di medicine. E solo a parlarne mi riviene il dolore.