Carissimi lettori di Oubliette Magazine, è con cordoglio che condividiamo questo comunicato stampa che riprende le dichiarazioni dell’Associazione culturale Punta Giara costretta a sospendere la XXVIII edizione della Rassegna “Ai confini tra Sardegna e Jazz” a Sant’Anna Arresi.
Si è svolta il 19 luglio 2013, presso i locali di Villa Muscas -Centro della Cultura Contadina – a Cagliari, la conferenza stampa straordinaria convocata dall’Associazione culturale Punta Giara organizzatrice del quasi trentennale festival internazionale Ai Confini tra Sardegna e Jazz.
In anticipo rispetto ai tempi d’attesa prefissati (1 agosto 2013), l’Associazione Punta Giara è costretta a comunicare che l’attività di programmazione della XXVIII edizione della rassegna Ai Confini tra Sardegna e Jazz prevista a Sant’Anna Arresi dal 22 al 31 agosto è drammaticamente sospesa.
Si tratta di una decisione sofferta ma inevitabile, fatta nella consapevolezza di aver cercato ogni possibile soluzione utile a scongiurare l’annullamento del Festival.
L’apparente clima di normalità, che ruota intorno al settore della cultura, ci crea non poche perplessità in merito alle conseguenze che avranno le decisioni assunte della Regione Autonoma della Sardegna(Assessorato Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo), dovute ai nuovi criteri di ripartizione dei fondi, insieme agli impegni non ancora assunti da parte dell’Assessorato al Turismo.
Decisioni che avranno ripercussioni negative sull’intero comparto della cultura in Sardegna. La ripartizione pubblicata ieri sul sito della Regione ci pare una semplice ripartizione nominale, che non prevede nessun impegno di spesa, e di conseguenza nessuna possibilità di ottenere un’anticipazione sulla somma ascritta.
In questa situazione riteniamo un obbligo morale comunicare questa situazione alle molteplici realtà coinvolte: agli artisti,con i quali sono stati assunti impegni precisi, al nostro pubblico a cui non dimentichiamo di rivolgere l’attenzione dovuta, e agli operatori della comunicazione, per l’impegno preso con loro durante la prima conferenza stampa (5 giugno 2013). La macchina organizzativa non è più condizione di restare in attesa di risposte positive.
L’Associazione Culturale Punta Giara è, inoltre, fortemente preoccupata per le decisioni assunte dalla Regione che stanno spingendo gli operatori dell’intero comparto della cultura e dello spettacolo verso un ulteriore e gravoso indebitamento. Una scommessa, ammesso che si riescano a trovare le risorse, gravata ulteriormente dai conseguenti interessi passivi che, lo ricordiamo, non sono rendicontabili.
I tagli imposti alla nostra rassegna nell’anno in corso,rispetto a quelli consolidati nel 2012, corrispondono ad un totale di 140mila euro. Questi sono ripartiti tra 30mila euro di tagli da parte dall’Assessorato della Pubblica Istruzione e un taglio di circa 67mila euro dall’Assessorato al Turismo (il resto sono decurtazioni da parte di altre istituzioni ed enti privati). Inoltre,restano sospesi nell’incertezza persino i saldi dello scorso anno che ammontano a 60mila euro.
Per concludere ci teniamo a sottolineare le gravi conseguenze in termini di ricadute sul nostro territorio: il Sulcis Iglesiente, l’area più povera d’Italia. Già martoriato da gravi problemi economici, che con la perdita del Festival incontrerà ulteriori disagi di carattere occupazionale e minori presenze turistiche, in una zona che grazie al Festival, ha potuto costruire una sua identità a livello nazionale e internazionale. Un lavoro di quasi trent’anni che oggi rischia di essere vanificato per la miopia politica.
Se non interverranno fatti sostanzialmente nuovi che modifichino la drammatica situazione culturale, l’Associazione Punta Giara nei prossimi giorni confermerà attraverso ulteriore comunicato stampa l’annullamento definitivo della manifestazione.