Source: http://youtu.be/d7SroliSXuY
Il 12 dicembre, l’asteroide 4179 Toutatis ci ha fatto visita passando a 7 milioni di chilometri dalla Terra, ossia a circa 18,2 volte la distanza Terra - Luna. Il massimo avvicinamento si è verificato alle 7:40 ora italiana.
Toutatis è un asteroide già noto agli astronomi che passa nell’orbita terrestre ogni 4 anni: misura 4,5 chilometri di lunghezza, si muove intorno al Sole in un orbita quasi coplanare alla nostra ed è considerato uno degli asteroidi potenzialmente pericolosi (PHA) ma i sui passaggi avvengono comunque ad una distanza di sicurezza.
Queste caratteristiche lo rendono però un ottimo obiettivo di studio.
Il radar Deep Space Network Goldstone della NASA, nel Deserto Mojave, ha rilevato e continuerà a tracciare gli echi dell’asteroide dal 4 al 22 dicembre, disegnandone topografia e parametri orbitali.
Le nuove immagini radar, con una risoluzione di 3,75 metri per pixel, indicano dettagli senza precedenti: l’asteroide ha una forma allungata ed irregolare, con rilievi e riflessi luminosi in superficie che potrebbero indicare la presenza di massi.
“Sappiamo che Toutatis non colpirà la Terra per centinaia di anni”, spiega Lance Benner del NASA Near Earth Object Program (NEOP). “Queste nuove osservazioni ci permetteranno di prevedere l’orbita dell’asteroide ancor più lontano nel futuro”.
“Con il nuovo sistema ora possiamo fotografare la superficie dell’asteroide con una risoluzione da 2 a 5 volte più precisa rispetto ai precedenti flyby”, continua Benner.
Una delle particolarità di questo asteroide, è la sua rotazione.
A differenza dei pianeti e della maggior parte degli altri asteroidi, che ruotano in modo ordinato intorno ad un unico asse, Toutatis viaggia nello spazio come una pallone da calcio lanciato male.
La sua rotazione è molto lenta: ruota intorno al proprio asse più lungo ogni 5,4 giorni, cambiandone l'orientamento.
Uno degli obiettivi principali dei rilevamenti radar è studiare questa particolare rotazione e capire come viene influenzata dalle forze di marea della Terra e del Sole.
"Toutatis sembra avere una struttura interna complessa" ha spiegato Michael Busch del National Radio Astronomy Observatory. "Le nostre misurazioni radar indicano un lobo più piccolo più denso del 15% rispetto al lobo più grande, con nuclei dal 20% al 30% più densi all’interno dei due lobi".
Questo lascia ipotizzare che Toutatis in realtà sia un insieme di rocce e detriti provenienti da altre collisioni.
Le nuove osservazioni aiuteranno ad approfondire anche questo aspetto.
Il suo prossimo incontro ravvicinato con il nostro pianeta avverrà nel mese di novembre 2069, quando la sua orbita lo porterà a circa 3 milioni di chilometri di distanza da noi, ossia a circa 7,7 volte la distanza Terra - Luna.