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L’atea Corea del Nord al primo posto nelle violenze contro i cristiani

Creato il 11 marzo 2011 da Uccronline

L’atea Corea del Nord al primo posto nelle violenze contro i cristianiL’anno 2011 si è aperto con la nuova ondata di violenze anticristiane, tanto che l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ne sta parlando dalla prima ripresa dei lavori dopo le vacanze natalizie (seppure senza prendere alcuna posizione concreta). Sono comunque pronte le modalità di richiesta verso 47 Stati membri dell’organismo, per mettere in atto ogni possibile forma di difesa. All’esame dei parlamentari del Consiglio d’Europa c’è, tra l’altro, un rapporto presentato dall’associazione internazionale “Porte aperte“, sui Paesi dove i cristiani subiscono maggiormente tali persecuzioni. Guardando a quanto è avvenuto nel 2010, secondo tale rapporto, il numero maggiore di violenze contro i cristiani si sono verificate in Corea del Nord, dove ci sono stati centinaia di arresti e torture da parte del governo. «Alcuni sono stati uccisi, altri inviati in campi di detenzione per prigionieri politici», specifica il rapporto dell’associazione, realizzato annualmente dal 1999. La Corea del Nord, in cui vige tuttora l’ateismo governativo (e gli atei, razionalisti o meno, raggiungono il 65% della popolazione), è dal 2007 in testa a questa macabra classifica.


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